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COME STAMPARE CORRETTAMENTE IL FILAMENTO IN PETG CONSIGLI SULLE IMPOSTAZIONI DI STAMPA 3D E LA CORRETTA GESTIONE PARAMETRI PETG

  • Autore: Gabriele Bertelli
  • 05 ott, 2018
COME STAMPARE CORRETTAMENTE IL FILAMENTO IN PETG CONSIGLI SULLE IMPOSTAZIONI DI STAMPA 3D E LA CORRETTA GESTIONE PARAMETRI PETGFOTO 1 – 1/A FILOPRINT presenta questo interessante post relativo al famoso filamento PETG da noi venduto sul nostro shop on-line in due varianti la prima più economica ma non per questo performante PETG LITE e la seconda leggermente più tecnica come PETG REALDurevole e facile da stampare, il filamento PETG è uno dei più usati tipi di materiale per stampa 3d al mondo. Terzo in ordine di utilizzo, dopo PLA ed ABS, idoneo per contenere alimenti ha, come unica pecca, l'impossibilità a resistere a temperature oltre gli 80 gradi.Date le numerose richieste di aiuto da parte dei nostri clienti, FILOPRINT propone questa guida approfondita, che fornisce alcuni suggerimenti e trucchi su come iniziare e sfruttare al massimo le potenzialità meccaniche e di usabilità di questo fantastico materiale. PETG è l'acronimo di Polietilene Tereftalato (con l'aggiunta di glicole riferito alla G finale) che è uno dei polimeri più comuni oggi utilizzati al mondo, per la cronaca è la materia prima con la quale vengono realizzate le bottiglie per l'acqua.È usato anche per fabbricare, imballaggi per alimenti e innumerevoli altri articoli in plastica molto comuni nella nostra vita quotidiana. Come filamento per la stampa 3D, il PETG ha dimostrato la sua validità come materiale durevole e facile da usare. In termini figurativi, combina le caratteristiche più utili del filamento ABS (la rigidità e le proprietà meccaniche per le parti funzionali) con la facilità di stampa che offre il filamento in PLA. DEFINIZIONE TECNICA DEL PETGMolto spesso il PETG è riferito anche ad altre sigle come: PET, PETE, PETP, PET-P, PETG, GPET, PETT e altri. Questi possono essere fonte di confusione per qualcuno che sta cercando di capire le differenze tra loro e quale effetto avranno eventuali (se ce ne sono) varianti nei suffissi sulla loro esperienza con la stampa 3D.Il PETG è la forma più comune di PET utilizzata per il filamento di stampa 3D. La G sta per glicole modificato e questo rende la resina risultante più chiara e meno fragile del PET grezzo. Il PET puro in genere non viene utilizzato per la stampa 3D. PETE, PETP, PETT e PET-P sono versioni modificate e mediamente più resistenti del PET (chiamate copoliesteri), ma il materiale di gran lunga più utilizzato nella stampa 3D è il PETG.Ai fini di questo articolo, useremo sempre la sigla PETG come termine generico per descrivere le diverse varianti del filamento 3D stampabile.FOTO 2QUALE QUALITA' DI FILAMENTO PETG USAREIl filamento PETG di qualità, come la nostra serie PETG LITE oppure il quotato PETG REAL entrambi venduti sul nostro shop a prezzi molto competitivi, è una necessità fondamentale se si desidera una buona stampa con il PETG. Il PETG di scarsa qualità, che non sono sufficientemente asciutti o peggio realizzati con materia prima non pura, non verranno stampati correttamente, il che può causare problemi e perdite di tempo notevoli.Il PETG è per sua naotura igroscopico ( cioè la capacità di una sostanza di assorbire prontamente e molto rapidamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente circostante), il che significa che il filamento avvolto in bobina ( non il pezzo stampato in 3D) assorbirà attivamente l'umidità dall'aria. Per questo motivo, la bobina di filamento PETG deve essere conservata in un luogo fresco e asciutto e asciugata se esposta all'aria umida per troppo tempo. La stampa del PETG umido può portare a idrolisi (per idrolisi si intende la degradazione del materiale che subisce a causa di diverse reazioni chimiche in cui le molecole sono scisse in due o più parti per effetto dell'acqua e può talvolta essere considerata come la reazione inversa della reazione di condensazione) che altera permanentemente il filamento a livello molecolare, rendendolo significativamente più debole di quanto sarebbe se fosse stampato a secco.Per risolvere i problemi legati all'umidità assorbita dai filamenti e per la loro perfetta conservazione, si prega di prendere visione del seguente articolo sul nostro BLOG cliccando quiLe buste sigillate sottovuoto e le confezioni essiccanti assicurano che il filamento sia esposto il meno possibile all'umidità. A volte però un saccchetto di nylon contenente la bobina può forarsi e perdere il sottovuoto, ma fintanto che l'intera bobina è confezionata con nel suo sacchetto con la bustina di silicati disidratanti, non dovrebbero esserci problemi, almeno fino al suo disimballaggio ed esposizione agli agenti atmosferici.FOTO 3QUALE STAMPANTE MIGLIORE PER IL PETGUtilizzare la stampante 3D giusta!Tutte le stampanti non sono create allo stesso modo. Alcune hanno caratteristiche che altre non hanno e ci sono alcuni requisiti specifici per stampare il PETG in modo corretto.Per stampare il PETG, la macchina deve essere dotata di un hot-end che possa raggiungere una temperatura di almeno 235 °C. La macchina però dovrà essere in grado di raggiungere la temperatura ottimale ideale di circa 265 °C, ma i 235 °C potrebbero essere sufficienti per alcuni tipi di filamenti PETG specie quelli non caricati con altri componenti che ne irrobustiscono la resistenza meccanica. Tenere presente che ogni tipologia è unica e potrebbe richiedere una temperatura leggermente più alta o più bassa rispetto a quella indicata. Un hot end completamente in metallo come a esempio il modello E3D V6funziona alla grande con il PETG.FOTO 4COME STAMPARE IL PETGIl PETG generalmente si stampa molto bene nell'intervallo di temperature tra 230-265 °C. Una stampa "troppo calda" e si produrranno stringature o buchi; "troppo fredda" ed il filamento potrebbe incepparsi o delaminarsi facilmente. Poiché le proprietà termiche esatte variano da bobina a bobina, si consiglia di sperimentare molto attentamente prima di procedere con la stampa finale in modo da determinare la temperatura ottimale alla quale stampare.COME OTTENERE UN PRIMO LIVELLO OTTIMALECome con la stampa di qualsiasi tipo di filamento, ottenere un buon primo strato è essenziale per una stampa di successo. Senza un buon primo strato è probabile che sia necessario ristampare l'elemento, quindi è imperativo che si conosca esattamente cosa è necessario per avviare una stampa corretta in modo che possa essere completata nel miglior modo possibile, in relazione al modello di stampante usato ed ai suoi componenti.Quanto sopra è assolutamente importante ma molto di più è la corretta e necessaria taratura a livello del piano di stampa. Un letto di stampa mal tarato porterà sempre a problemi di adesione e livellamento stati, specie per pezzi medio/grandi. Si consiglia quindi di porre molta attenzione alle procedure di livellamento del piano.Abbiamo sperimentato diversi tipi di letti e metodi di adesione e le migliori pratiche che abbiamo trovato sono elencate di seguito.Stampa su Blue Painter's Tape – NASTRO BLU DA CARROZZIERIIl nastro blu, con o senza calore, è la migliore superficie per la stampa dei TERMOPOLIMERI in generale quindi anche per il PETG . La finitura sul fondo del primo strao è abbastanza liscia, ma non simile a quella ottenuta su di una superficie di VETRO BOROSILICATO. Oltre alla migliroe adesione ottenuta con il nastro BLU, si ha anche il vantaggio di una superficie di costruzione "usa e getta". Il PETG si lega molto bene persino troppo alle superfici di stampa, fino al punto di strappare pezzi o legarsi permanentemente a loro. La stampa sul nastro blu, offre la possibilità di rimuovere qualsiasi pezzo di nastro eventualmente strappato senza rovinare la superficie dell'oggetto e suprattutto non rovinare l'eventuale piano di costruzione adoperato.FOTO 5Stampa su vetroIl vetro è molto liscio e conferisce una superficie lucida e molto levigata della parte stampata su di esso. La stampa su vetro richiede un letto riscaldato. Suggeriamo l'uso di lacca forte su un letto riscaldato (50-60 °C) perchè aderisce meglio rispetto al vetro senza lacca. Un avvertimento: è possibile che il PETG rimanga aderito così bene al vetro che i pezzi stampati non solo non si staccano ma possono spezzare il vetro stesso e quindi procedre con cautela durante la rimozione. Per questo motivo non consigliamo l'uso del vetro con il PETG perché molto spesso il PETG produce questi problemi di distacco.Stampa con tappetino LOKBUILDLa superficie di stampa tipo LOKBUILD funziona molto bene con il filamento PETG a patto che si tari la distanza dell'ogello in modo corretto (per questo seguire le indicazioni riportate nella scheda prodotto LOKBUILD). È una superficie del letto universale adesiva, quindi funzionerà anche con PLA e ABS senza la necessità di cambiare piastre o superfici. Si logorerà nel tempo (dura per molte stampe in relazione anche ad un uso corretto) e le stampe restano attaccate al piano molto bene senza efffetto WARPING. Non è raro che l'oggetto stampato in PETG con un ugello troppo vicino al tappetino di stampa LOKBUILD, possa strapparne dei pezzi. Stampa con tappetino PEI ULTEMLe superfici di stampa con tappetino in PEI-ULTEM funzionano benissimo con il PETG, ma non altrettanto con altri tipi di materiale come ad esempio il PLA o ABS e sopratutto con la GOMMA TPU/TPE. Tuttavia è possibile che anche con il tappetino PEI ULTEM si possano avere gli stessi problemi di eccessiva adesione come per il LOKBUILD, e si potrebbe lamentare il problema di lacerazione di parte della superficioe del tappetino in PEI perché si lega permanentemente alla superficie del PETG.E' possibile montare un tappetino in PEI ULTEM da applicarsi al piano di vetro grazie all'adesivo incorporato. Il PEI ULTEM è una polimero che ha proprietà uniche per resistenza a temperature e scalfiture superficiali. Purtroppo però non permette una perfetta adesione per tutti i materiali. Come detto prima, alcuni materiali si attaccano molto bene al PEI, come appunto il PETG, altri fondamentalmente si saldano ad esso, come i filamenti in gomma TPU o TPE. In questi casi, la colla stick può essere utilizzata come agente distaccante piuttosto che come adesivo, creando una barriera tra due materiali e impedendo loro di aderire quasi permanentemente fra loro. A causa dei suddetti problemi di adesione con alcuni tipi di filamento, il tappetino in PEI non è molto consigliato a meno che non si voglia stampare solo ed esclusivamente il PETG Stampa con tappetino LASTRA POLIETILENEUna soluzione molto interessante è quella che FILOPRINT propone uitlizzando una lastra spessore 3 mm del materiale di base il POLIETILENE. Su questa superficie il PETG si attacca in modo corretto senza problemi di distacco. Questo è dovuto anche al fatto che, per la stampa con questo tipo di LASTRA/TAPPETINO da applicare al posto della lastra in vetro borosilicato, si deve utilizzare temperature letto inferiori. La giusta temperatura letto per stampare il PETG dovrà essere infatti di MAX 40 °C. Questo permetterà non solo un distacco normale del pezzo ma anche un significativo consumo di energia elettrica inferiore. Per avere un quadro più chiaro sull'utilizzo di questa lastra si prega linkarsi al nostro SHOP: CLICCANDO QUICOME IMPOSTARE LA GIUSTA TEMPERATURA DI STAMPA PETGIl filamento in PETG è molto soggetto a fenomeni di STRINGING (stringatura) ed anche di OOZING (filatura). Si rende quindi necessario controllare il filamento al primo test affinché non rimanga bloccato neull'ugello. A volte le bolle di filamento PETG si attaccano all'ugello e poi finiscono per depositarsi su un'altra parte della stampa. Se ciò accade, si raffredderà e si indurirà, il che può rappresentare un problema per l'ugello la prossima volta che si muoverà in quello spazio. Il risultato è solitamente uno spostamento di livello, che può essere dannoso per la stampa.CAMBIO TIPOLOGIA FILAMENTO – COSA FARE QUANDO SI SOSTIUISCE IL PETG CON UN ALTRO TIPO DI MATERIALESTAMPA VERSO IL PETGQuando si cambia il filamento da qualcos'altro di diverso al PETG, si dovrà prima riscaldare l'estremità dell'HOT-END (ugello) ad almeno la temperatura richiesta per fondere il filamento appena tolto, sebbene la temperatura di stampa di PETG sia l'ideale a meno che l'altro materiale non si sciolga ad una temperatura superiore a quella del PETG. Ad esempio: se il filamento precedentemente utilizzato si stampava a temperatura di 280 gradi, occorre portare a temperatura l'HOT-END di 280 gradi e far scorrere MANUALMENTE un pezzetto di PETG per "spurgare" l'ugello. Una volta che il filamento PETG scorre bene e tutte le restanti tracce del filamento precedente non escono più dall'ugello a pezzi o flusso, si è in gardo di stampare il PETG.STAMPA DAL PETGQuando si passa dal filamento PETG a un altro filamento, riscaldare l'estremità calda fino alla temperatura di fusione di quella appena usata per il PETG o leggermente più calda. Una volta alimentato maualmente l'HOT-END con un piccolo pezzetto di filamento PETG è possibile regolare la temperatura dell'hot end in modo che corrisponda alla temperatura di fusione del filamento.PROGETTAZIONE DI OGGETTI PER ESSERE STAMPATI CON PETGUno dei poteri nascosti della plastica PETG è la flessibilità del materiale che si presta a essere utilizzata per adattarsi ad oggetti che necessitano di movimento a scatto. Se progettato correttamente, il PETG può avere una chiusura a scatto molto forte per oggetti come moschettoni, ingranaggi, pulegge o chiusure funzionali. Il PETG ha un rapporto di restringimento (o velocità di restringimento) inferiore a 0,004 in / in, quindi la stampa di grandi superfici non è un problema quando si stampa su una superficie ben livellata. L'uso di supporti può essere facilmente realizzato utilizzando plastica PETG, ma è necessario un GAP fra superifici più grande per una facile rimozione dal corpo principale. SOLUZIONE PROBLEMI STAMPA CON PETGDiversi problemi possono sorgere durante una stampa in plastica PETG. Ecco di seguito una panoramica di alcuni dei problemi più frequenti con la stampa del filamento PETG e dei passaggi che è possibile eseguire per correggerli:CASO IN CUI IL FILAMENTO IN PETG DEL PRIMO STRATO NON SI ATTACCA AL LETTO DI STAMPA.Se piccole gocce o pallini di filamento PETG si depositano sull'ugello e vengono trascinati in giro anziché attaccarsi al letto procedere come segue: Assicurati di avere la giusta superficie del letto per PETG : a) nastro blu senza calore (letto stampa spento) con o senza gluestick, oppure b) con il vetro borosilicato che ha bisogno di calore e lacca per capelli forte. Assicurati di stampare alla giusta temperatura di Hot-end e del letto. La Temperatura di estrusione deve essere impostata tra 230-265 ° C. Temperatura del letto ottimale 50-60 ° C ( con lastra POLIETILENE max 40°C) Assicurarsi che il piano di stampa sia perfettamente livellato. Assicurarsi che l'estrusore sia all'altezza giusta e, in caso contrario, a) regolare l'asse Z per l'estrusore o b) regolare il finecorsa della stampante (se in dotazione).Controllare la temperatura ambiente . Se è troppo fredda, la stampa può essere influenzata negativamente. Idealmente non si deve scendere sotto i 18 gradi di ambienza ( o più) quando si utilizza la stampante in ambienti freddi o ventilati accertarsi di chiedere ogni possibile ventilazione d'aria.CASO IN CUI L'OGGETTO STAMPATO PRESENTE UN RIEMPIMENTO NON OTTIMALE SULLE SUPERFICI SUPERIORI ( BUCHI ALLA SOMMITA' DELL'OGGETTO)Quando il filamento destinato al riempimento e / o per le superfici superiori, finisce invece per avvolgere l'ugello e non fondersi con i layer precedenti agire come segue: Assicurarsi che la temperatura di estrusione non sia troppo bassa. Se si è più vicini all'estremità inferiore dell'intervallo stampabile di PETG (230-265 °C), fai salire la temperatura di cinque gradi alla volta fino a quando il filamento estruso scorre uniformemente e costantemente fuori dall'ugello e rimane dove viene estruso. Rallenta la velocità di stampa del 10-20%, con o senza aumento della temperatura. La velocità e la temperatura sono direttamente correlate per ottenere un flusso ottimale. Controllare la tensione del filamento .Pulire la trasmissione del filamento (se necessario).COSA FARE QUANDO I BORDI ESTERNI DELLE STAMPE PRESENTANO PICCOLI BUCHI/DOSSI E/O DEFORMAZIONIGli artefatti all'esterno delle parti stampate possono verificarsi per vari motivi.Verificare il corretto collegamento della stampante al computer: Assicurarsi che il computer non sia troppo occupato per alimentare i comandi della stampante . L'esecuzione di applicazioni diverse dal software di controllo della stampante contemporaneamente a una stampa utilizzerà una parte della memoria del computer. Se la memoria utilizzata da altri programmi è sufficiente, ma non si rende disponibile per la comunicazione con la stampante, la stampa potrebbe risentirne. Stampa da scheda SD . Su alcune stampanti si può provare a stampare dalla scheda SD, qualora fosse disponibile l'ingresso diretto sulla macchina.Questo spesso aiuta la stampante a disporre di dati sufficienti per funzionare in modo più fluido. 3. Se il filamento produce bolle d'aria quando esce dall'ugello: Essiccare il filamento. Il filamento contaminato da umidità si idrolizza quando si scioglie e sarà significativamente più debole rispetto al filamento privo di umidità.Nel caso in cui non si trovi una soluzione ottimale con tutti i controlli sopra citati è molto probaibile che la qualità del PETG non sia ottimale. La qualità del filamento ha un grande impatto sulla qualità della stampa. Acquistare una migliore qualità del filamento in PETG aiuterà a produrre oggetti sensibilmente migliori in modo facile e pratico. Tuttavia, prima di dare la colpa al filamento suggeriamo vivamente di fare ulteriori verifiche perché, specialmente per chi non ha mai stampato il PETG, molte volte capita che alla prima non si riesca ad avere la qualità che ci si aspetta ed occorre fare la necessaria esperienza di stampa prima di dare la colpa al filamento. FILOPRINT in questo caso, commercializza due tipio di PETG il LITE più economico ma non per questo performante ed il PETG REAL che ha dalla sua una maggiore capacità di resistenza alla trazione/torsione ma ad un prezzo leggermente più alto.CASO IN CUI LE PARTI ALTE DELL'OGGETTO SEMBRANO FRASTAGLIATE E LIQUEFATTEE. Accendere le ventole di raffreddamento per quella sezione della stampa. Abbassare la temperatura e la velocità. Stampa 2 oggetti uguali ( se possibile) o più oggetti diversi sullo stesso piano di stampa in modo da dare agli strati il tempo di raffreddarsi mentre l'ugello si muove avanti e indietro tra gli oggetti.Usa un piccolo ventilatore . Se la tua stampante non ha una ventola integrata puoi usare una piccola ventola da tavolo. Assicurati solo che la ventola non raffreddi la parte calda.CASO IN CUI LA PARTE STAMPATA DI STACCA DAL LETTO DI STAMPAQuesto problema non è così evidente con il PETG mentre lo è quando si stampa per esempio ABS. Se ciò accade, utilizzare più aderenza del letto (a seconda della superficie del letto). 2-3 strati di COLLA STICK sul letto di stampa sono sufficienti per un'adesione del primo strato quando si usa il NASTRO BLU sul piano. Invece, quando si usa un piano in vetro, spruzzare la lacca superforte per 2-3 secondi. Ciò dovrebbe essere sufficiente per l'adesione sulla lastra di vetro.Evitare l'applicazione irregolare del gluestick o strati troppo spessi che potrebbero interferire con la stampa.CASO IN CUI LA STAMPANTE NON ESTRUDE MATERIALE.Se l'estrusore ED IL SUO SITEMA DI TRAZIONE gira correttamente ma non scorre il filamento, procedere come segue: Assicurati che il tuo hot end si scaldi alla giusta temperature. In caso contrario, è necessario sottoporre la stampante a manutenzione o capire perché l'HOT-END non si scalda. È probabile che ci sia una connessione allentata o che la scheda elettronica abbia subito un cortocircuito (supponendo che la stampante sia ancora connessa e che risponda al software host). Rallentare la velocità di stampa. Se l'oggetto in stampa procede ma la stampante sta andando troppo veloce, il filamento potrebbe non essere in grado di fondere completamente prima di essere spinto attraverso l'ugello. Se ciò accade, la contropressione può accumularsi e il filamento inizierà a macinare contro l'ingranaggio dell'estrusore, provocando il blocco della stampa. Pulire l'ingranaggio conduttore e regolare la tensione . Se l'ingranaggio dell'estrusore macina il filamento, nel tempo l'ingranaggio avrà meno aderenza causa la sporcizia. Avrai bisogno di pulire il sistema di trazione con un pennello per pulire accuratamente i piccoli pezzi di plastica, quindi assicurati che il tuo tenditore sia solido contro il filamento. Attenzione però, troppa tensione può anche impedire l'estrusione ed è più comune nel caso dei sistemi a trazione diretta (NON BOWDEN). Rimuovere eventuali ostacoli . Può darsi che tu abbia una piccola particella nella punta dell'estrusore che blocca l'ESTRUSIONE e questo a volte non si riesce ad individuare bene. Spingere manualmente un po 'di filamento per eliminare eventuali ostruzioni e consentire al filo di fluire normalmente.Controllare e rimuovere gli inceppamenti tra l'estrusore e l'estremità calda. Sebbene non comuni con il PETG, possono ancora verificarsi inceppamenti. Se il filamento si interrompe nell'hot end o un pezzo non uscirà potresti dover smontare l'HOT-END, pulire tutto molto accuratamente e rimontare. Attenzione: per chi non è pratico potrebbero verficarsi problemi meccanici e pertanto si consiglia di far operare personale esperto. Grazie per aver letto questo lungo post. Se avete commenti o contributi, vi preghiamo di inviarci una e-mail o di contattarci in CHAT. Siamo sempre alla ricerca di suggerimenti e best practice e ci piacerebbe avere notizie sulle vostre esperienze di stampa con il nostro PETG LITE e PETG REAL. Vi invitiamo a rispondere oppure richiederci qualsiasi domanda specifica sulla nostra pagina FACEBOOK oppure sul questo BLOG – STAMPOIN3D, come anche direttamente via CHAT o chiamando il nostro numero telefonico dedicato al 3398927858 ore ufficio.
COME STAMPARE CORRETTAMENTE IL FILAMENTO IN PETG CONSIGLI SULLE IMPOSTAZIONI DI STAMPA 3D E LA CORRETTA GESTIONE PARAMETRI PETG
FOTO 1 – 1/A

FILOPRINT presenta questo interessante post relativo al famoso filamento PETG da noi venduto sul nostro shop on-line in due varianti la prima più economica ma non per questo performante  PETG LITE e la seconda leggermente più tecnica come PETG REAL

Durevole e facile da stampare, il filamento PETG è uno dei più usati tipi di materiale per stampa 3d al mondo. Terzo in ordine di utilizzo, dopo PLA ed ABS, idoneo per contenere alimenti ha, come unica pecca, l'impossibilità a resistere a temperature oltre gli 80 gradi.
Date le numerose richieste di aiuto da parte dei nostri clienti, FILOPRINT propone questa guida approfondita, che fornisce alcuni suggerimenti e trucchi su come iniziare e sfruttare al massimo le potenzialità meccaniche e di usabilità di questo fantastico materiale.
PETG è l'acronimo di Polietilene Tereftalato (con l'aggiunta di glicole riferito alla G finale) che è uno dei polimeri più comuni oggi utilizzati al mondo, per la cronaca è la materia prima con la quale vengono realizzate le bottiglie per l'acqua.
È usato anche per fabbricare, imballaggi per alimenti e innumerevoli altri articoli in plastica molto comuni nella nostra vita quotidiana. Come filamento per la stampa 3D, il PETG ha dimostrato la sua validità come materiale durevole e facile da usare. In termini figurativi, combina le caratteristiche più utili del filamento ABS (la rigidità e le proprietà meccaniche per le parti funzionali) con la facilità di stampa che offre il filamento in PLA.

DEFINIZIONE TECNICA DEL PETG

Molto spesso il PETG è riferito anche ad altre sigle come: PET, PETE, PETP, PET-P, PETG, GPET, PETT e altri. Questi possono essere fonte di confusione per qualcuno che sta cercando di capire le differenze tra loro e quale effetto avranno eventuali (se ce ne sono) varianti nei suffissi sulla loro esperienza con la stampa 3D.
Il PETG è la forma più comune di PET utilizzata per il filamento di stampa 3D. La G sta per glicole modificato e questo rende la resina risultante più chiara e meno fragile del PET grezzo. Il PET puro in genere non viene utilizzato per la stampa 3D. PETE, PETP, PETT e PET-P sono versioni modificate e mediamente più resistenti del PET (chiamate copoliesteri), ma il materiale di gran lunga più utilizzato nella stampa 3D è il PETG.
Ai fini di questo articolo, useremo sempre la sigla PETG come termine generico per descrivere le diverse varianti del filamento 3D stampabile.
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QUALE QUALITA' DI FILAMENTO PETG USARE

Il filamento PETG di qualità, come la nostra serie PETG LITE oppure il quotato PETG REAL entrambi venduti sul nostro shop a prezzi molto competitivi, è una necessità fondamentale se si desidera una buona stampa con il PETG.
Il PETG di scarsa qualità, che non sono sufficientemente asciutti o peggio realizzati con materia prima non pura, non verranno stampati correttamente, il che può causare problemi e perdite di tempo notevoli.
Il PETG è per sua naotura igroscopico ( cioè la capacità di una sostanza di assorbire prontamente e molto rapidamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente circostante) , il che significa che il filamento avvolto in bobina ( non il pezzo stampato in 3D) assorbirà attivamente l'umidità dall'aria. Per questo motivo, la bobina di filamento PETG deve essere conservata in un luogo fresco e asciutto e asciugata se esposta all'aria umida per troppo tempo.
La stampa del PETG umido può portare a idrolisi ( per idrolisi si intende la degradazione del materiale che subisce a causa di diverse reazioni chimiche in cui le molecole sono scisse in due o più parti per effetto dell'acqua e può talvolta essere considerata come la reazione inversa della reazione di condensazione) che altera permanentemente il filamento a livello molecolare, rendendolo significativamente più debole di quanto sarebbe se fosse stampato a secco.
Per risolvere i problemi legati all'umidità assorbita dai filamenti e per la loro perfetta conservazione, si prega di prendere visione del seguente articolo sul nostro BLOG cliccando qui
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QUALE STAMPANTE MIGLIORE PER IL PETG

Utilizzare la stampante 3D giusta!

Tutte le stampanti non sono create allo stesso modo. Alcune hanno caratteristiche che altre non hanno e ci sono alcuni requisiti specifici per stampare il PETG in modo corretto.
Per stampare il PETG, la macchina deve essere dotata di un hot-end che possa raggiungere una temperatura di almeno 235 °C. La macchina però dovrà essere in grado di raggiungere la temperatura ottimale ideale di circa 265 °C, ma i 235 °C potrebbero essere sufficienti per alcuni tipi di filamenti PETG specie quelli non caricati con altri componenti che ne irrobustiscono la resistenza meccanica. Tenere presente che ogni tipologia è unica e potrebbe richiedere una temperatura leggermente più alta o più bassa rispetto a quella indicata. Un hot end completamente in metallo come a esempio il modello
E3D V6
funziona alla grande con il PETG.
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COME STAMPARE IL PETG

COME OTTENERE UN PRIMO LIVELLO OTTIMALE

Come con la stampa di qualsiasi tipo di filamento, ottenere un buon primo strato è essenziale per una stampa di successo. Senza un buon primo strato è probabile che sia necessario ristampare l'elemento, quindi è imperativo che si conosca esattamente cosa è necessario per avviare una stampa corretta in modo che possa essere completata nel miglior modo possibile, in relazione al modello di stampante usato ed ai suoi componenti.
Quanto sopra è assolutamente importante ma molto di più è la corretta e necessaria taratura a livello del piano di stampa. Un letto di stampa mal tarato porterà sempre a problemi di adesione e livellamento stati, specie per pezzi medio/grandi. Si consiglia quindi di porre molta attenzione alle procedure di livellamento del piano.
Stampa su Blue Painter's Tape – NASTRO BLU DA CARROZZIERI
Il nastro blu, con o senza calore, è la migliore superficie per la stampa dei TERMOPOLIMERI in generale quindi anche per il PETG . La finitura sul fondo del primo strao è abbastanza liscia, ma non simile a quella ottenuta su di una superficie di VETRO BOROSILICATO. Oltre alla migliroe adesione ottenuta con il nastro BLU, si ha anche il vantaggio di una superficie di costruzione "usa e getta". Il PETG si lega molto bene persino troppo alle superfici di stampa, fino al punto di strappare pezzi o legarsi permanentemente a loro. La stampa sul nastro blu, offre la possibilità di rimuovere qualsiasi pezzo di nastro eventualmente strappato senza rovinare la superficie dell'oggetto e suprattutto non rovinare l'eventuale piano di costruzione adoperato.
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Stampa su vetro
Il vetro è molto liscio e conferisce una superficie lucida e molto levigata della parte stampata su di esso. La stampa su vetro richiede un letto riscaldato. Suggeriamo l'uso di lacca forte su un letto riscaldato (50-60 °C) perchè aderisce meglio rispetto al vetro senza lacca. Un avvertimento: è possibile che il PETG rimanga aderito così bene al vetro che i pezzi stampati non solo non si staccano ma possono spezzare il vetro stesso e quindi procedre con cautela durante la rimozione. Per questo motivo non consigliamo l'uso del vetro con il PETG perché molto spesso il PETG produce questi problemi di distacco.
Stampa con tappetino LOKBUILD
La superficie di stampa tipo LOKBUILD funziona molto bene con il filamento PETG a patto che si tari la distanza dell'ogello in modo corretto (per questo seguire le indicazioni riportate nella scheda prodotto LOKBUILD). È una superficie del letto universale adesiva, quindi funzionerà anche con PLA e ABS senza la necessità di cambiare piastre o superfici. Si logorerà nel tempo (dura per molte stampe in relazione anche ad un uso corretto) e le stampe restano attaccate al piano molto bene senza efffetto WARPING. Non è raro che l'oggetto stampato in PETG con un ugello troppo vicino al tappetino di stampa LOKBUILD, possa strapparne dei pezzi.
Stampa con tappetino PEI ULTEM

Le superfici di stampa con tappetino in PEI-ULTEM funzionano benissimo con il PETG, ma non altrettanto con altri tipi di materiale come ad esempio il PLA o ABS e sopratutto con la GOMMA TPU/TPE. Tuttavia è possibile che anche con il tappetino PEI ULTEM si possano avere gli stessi problemi di eccessiva adesione come per il LOKBUILD, e si potrebbe lamentare il problema di lacerazione di parte della superficioe del tappetino in PEI perché si lega permanentemente alla superficie del PETG.
E' possibile montare un tappetino in PEI ULTEM da applicarsi al piano di vetro grazie all'adesivo incorporato. Il PEI ULTEM è una polimero che ha proprietà uniche per resistenza a temperature e scalfiture superficiali. Purtroppo però non permette una perfetta adesione per tutti i materiali. Come detto prima, alcuni materiali si attaccano molto bene al PEI, come appunto il PETG, altri fondamentalmente si saldano ad esso, come i filamenti in gomma TPU o TPE. In questi casi, la colla stick può essere utilizzata come agente distaccante piuttosto che come adesivo, creando una barriera tra due materiali e impedendo loro di aderire quasi permanentemente fra loro. A causa dei suddetti problemi di adesione con alcuni tipi di filamento, il tappetino in PEI non è molto consigliato a meno che non si voglia stampare solo ed esclusivamente il PETG
Stampa con tappetino LASTRA POLIETILENE
Una soluzione molto interessante è quella che FILOPRINT propone uitlizzando una lastra spessore 3 mm del materiale di base il POLIETILENE. Su questa superficie il PETG si attacca in modo corretto senza problemi di distacco. Questo è dovuto anche al fatto che, per la stampa con questo tipo di LASTRA/TAPPETINO da applicare al posto della lastra in vetro borosilicato, si deve utilizzare temperature letto inferiori. La giusta temperatura letto per stampare il PETG dovrà essere infatti di MAX 40 °C. Questo permetterà non solo un distacco normale del pezzo ma anche un significativo consumo di energia elettrica inferiore. Per avere un quadro più chiaro sull'utilizzo di questa lastra si prega linkarsi al nostro SHOP: CLICCANDO QUI

COME IMPOSTARE LA GIUSTA TEMPERATURA DI STAMPA PETG

Il filamento in PETG è molto soggetto a fenomeni di STRINGING (stringatura) ed anche di OOZING (filatura). Si rende quindi necessario controllare il filamento al primo test affinché non rimanga bloccato neull'ugello. A volte le bolle di filamento PETG si attaccano all'ugello e poi finiscono per depositarsi su un'altra parte della stampa. Se ciò accade, si raffredderà e si indurirà, il che può rappresentare un problema per l'ugello la prossima volta che si muoverà in quello spazio. Il risultato è solitamente uno spostamento di livello, che può essere dannoso per la stampa.

CAMBIO TIPOLOGIA FILAMENTO – COSA FARE QUANDO SI SOSTIUISCE IL PETG CON UN ALTRO TIPO DI MATERIALE

STAMPA VERSO IL PETG

STAMPA DAL PETG

Quando si passa dal filamento PETG a un altro filamento, riscaldare l'estremità calda fino alla temperatura di fusione di quella appena usata per il PETG o leggermente più calda. Una volta alimentato maualmente l'HOT-END con un piccolo pezzetto di filamento PETG è possibile regolare la temperatura dell'hot end in modo che corrisponda alla temperatura di fusione del filamento.

PROGETTAZIONE DI OGGETTI PER ESSERE STAMPATI CON PETG

Uno dei poteri nascosti della plastica PETG è la flessibilità del materiale che si presta a essere utilizzata per adattarsi ad oggetti che necessitano di movimento a scatto. Se progettato correttamente, il PETG può avere una chiusura a scatto molto forte per oggetti come moschettoni, ingranaggi, pulegge o chiusure funzionali. Il PETG ha un rapporto di restringimento (o velocità di restringimento) inferiore a 0,004 in / in, quindi la stampa di grandi superfici non è un problema quando si stampa su una superficie ben livellata.
L'uso di supporti può essere facilmente realizzato utilizzando plastica PETG, ma è necessario un GAP fra superifici più grande per una facile rimozione dal corpo principale.

SOLUZIONE PROBLEMI STAMPA CON PETG

CASO IN CUI IL FILAMENTO IN PETG DEL PRIMO STRATO NON SI ATTACCA AL LETTO DI STAMPA.

Se piccole gocce o pallini di filamento PETG si depositano sull'ugello e vengono trascinati in giro anziché attaccarsi al letto procedere come segue:
  1. Assicurati di avere la giusta superficie del letto per PETG : a) nastro blu senza calore (letto stampa spento) con o senza gluestick, oppure b) con il vetro borosilicato che ha bisogno di calore e lacca per capelli forte.
  2. Assicurati di stampare alla giusta temperatura di Hot-end e del letto. La Temperatura di estrusione deve essere impostata tra 230-265 ° C. Temperatura del letto ottimale 50-60 ° C ( con lastra POLIETILENE max 40°C)
  3. Assicurarsi che il piano di stampa sia perfettamente livellato.
  4. Assicurarsi che l'estrusore sia all'altezza giusta e, in caso contrario, a) regolare l'asse Z per l'estrusore o b) regolare il finecorsa della stampante (se in dotazione).

CASO IN CUI L'OGGETTO STAMPATO PRESENTE UN RIEMPIMENTO NON OTTIMALE SULLE SUPERFICI SUPERIORI ( BUCHI ALLA SOMMITA' DELL'OGGETTO)

Quando il filamento destinato al riempimento e / o per le superfici superiori, finisce invece per avvolgere l'ugello e non fondersi con i layer precedenti agire come segue:
  1. Assicurarsi che la temperatura di estrusione non sia troppo bassa. Se si è più vicini all'estremità inferiore dell'intervallo stampabile di PETG (230-265 °C), fai salire la temperatura di cinque gradi alla volta fino a quando il filamento estruso scorre uniformemente e costantemente fuori dall'ugello e rimane dove viene estruso.
  2. Rallenta la velocità di stampa del 10-20%, con o senza aumento della temperatura. La velocità e la temperatura sono direttamente correlate per ottenere un flusso ottimale.
  3. Controllare la tensione del filamento .

COSA FARE QUANDO I BORDI ESTERNI DELLE STAMPE PRESENTANO PICCOLI BUCHI/DOSSI E/O DEFORMAZIONI

Gli artefatti all'esterno delle parti stampate possono verificarsi per vari motivi.
Verificare il corretto collegamento della stampante al computer:
  1. Assicurarsi che il computer non sia troppo occupato per alimentare i comandi della stampante . L'esecuzione di applicazioni diverse dal software di controllo della stampante contemporaneamente a una stampa utilizzerà una parte della memoria del computer. Se la memoria utilizzata da altri programmi è sufficiente, ma non si rende disponibile per la comunicazione con la stampante, la stampa potrebbe risentirne.
  2. Stampa da scheda SD . Su alcune stampanti si può provare a stampare dalla scheda SD, qualora fosse disponibile l'ingresso diretto sulla macchina.Questo spesso aiuta la stampante a disporre di dati sufficienti per funzionare in modo più fluido.
3. Se il filamento produce bolle d'aria quando esce dall'ugello:
  1. Essiccare il filamento. Il filamento contaminato da umidità si idrolizza quando si scioglie e sarà significativamente più debole rispetto al filamento privo di umidità.

CASO IN CUI LE PARTI ALTE DELL'OGGETTO SEMBRANO FRASTAGLIATE E LIQUEFATTEE.

  1. Accendere le ventole di raffreddamento per quella sezione della stampa.
  2. Abbassare la temperatura e la velocità.
  3. Stampa 2 oggetti uguali ( se possibile) o più oggetti diversi sullo stesso piano di stampa in modo da dare agli strati il tempo di raffreddarsi mentre l'ugello si muove avanti e indietro tra gli oggetti.

CASO IN CUI LA PARTE STAMPATA DI STACCA DAL LETTO DI STAMPA

Questo problema non è così evidente con il PETG mentre lo è quando si stampa per esempio ABS.
Se ciò accade, utilizzare più aderenza del letto (a seconda della superficie del letto). 2-3 strati di COLLA STICK sul letto di stampa sono sufficienti per un'adesione del primo strato quando si usa il NASTRO BLU sul piano. Invece, quando si usa un piano in vetro, spruzzare la lacca superforte per 2-3 secondi. Ciò dovrebbe essere sufficiente per l'adesione sulla lastra di vetro.

CASO IN CUI LA STAMPANTE NON ESTRUDE MATERIALE.

Se l'estrusore ED IL SUO SITEMA DI TRAZIONE gira correttamente ma non scorre il filamento, procedere come segue:
  1. Assicurati che il tuo hot end si scaldi alla giusta temperature. In caso contrario, è necessario sottoporre la stampante a manutenzione o capire perché l'HOT-END non si scalda. È probabile che ci sia una connessione allentata o che la scheda elettronica abbia subito un cortocircuito (supponendo che la stampante sia ancora connessa e che risponda al software host).
  2. Rallentare la velocità di stampa. Se l'oggetto in stampa procede ma la stampante sta andando troppo veloce, il filamento potrebbe non essere in grado di fondere completamente prima di essere spinto attraverso l'ugello. Se ciò accade, la contropressione può accumularsi e il filamento inizierà a macinare contro l'ingranaggio dell'estrusore, provocando il blocco della stampa.
  3. Pulire l'ingranaggio conduttore e regolare la tensione . Se l'ingranaggio dell'estrusore macina il filamento, nel tempo l'ingranaggio avrà meno aderenza causa la sporcizia. Avrai bisogno di pulire il sistema di trazione con un pennello per pulire accuratamente i piccoli pezzi di plastica, quindi assicurati che il tuo tenditore sia solido contro il filamento. Attenzione però, troppa tensione può anche impedire l'estrusione ed è più comune nel caso dei sistemi a trazione diretta (NON BOWDEN).
  4. Rimuovere eventuali ostacoli . Può darsi che tu abbia una piccola particella nella punta dell'estrusore che blocca l'ESTRUSIONE e questo a volte non si riesce ad individuare bene. Spingere manualmente un po 'di filamento per eliminare eventuali ostruzioni e consentire al filo di fluire normalmente.
Grazie per aver letto questo lungo post. Se avete commenti o contributi, vi preghiamo di inviarci una e-mail o di contattarci in CHAT. Siamo sempre alla ricerca di suggerimenti e best practice e ci piacerebbe avere notizie sulle vostre esperienze di stampa con il nostro PETG LITE e PETG REAL. Vi invitiamo a rispondere oppure richiederci qualsiasi domanda specifica sulla nostra pagina FACEBOOK oppure sul questo BLOG – STAMPOIN3D, come anche direttamente via CHAT o chiamando il nostro numero telefonico dedicato al 3398927858 ore ufficio.
Autore: Gabriele Bertelli 21 gen, 2019
SOLUZIONE PROBLEMA STRINGING/OOZING NON PIU FILI SULLA STAMPA 3D, COME RISOLVERE IL PROBLEMA DEI FILI SUGLI OGGETTI IN STAMPA 3DRetrazione: il controllo primario per dire "No" al fenomeno dello STRINGING/OOZING filatura/trasudazione sulla parte stampata in 3D con PETG e non solo.Una delle richieste più ricorrenti che riceviamo dai nostri clienti è quella della soluzione all’annoso problema dei “fili” sulle stampe realizzate con il filamento PETG ( ma vale anche per altri tipi di filamento). Da sempre, questo tipo di materiale, tende a creare questo problema che solo con dei filamenti di ottima qualità si riesce a risolvere almeno in buona parte.Ma come fare quindi per liberarsi del problema dello stillicidio e filatura sulle proprie stampe?Questo filmato dei nostri amici MATTERHACKER può già dare un’idea pratica di come fare Vedi filmato tecnico: CLICCA QUI Chi invece vuole avere maggiori delucidazioni può seguire questo tutorial che spiega più approfonditamente, alcune interessanti indicazioni di massima L'estrusione termoplastica è un processo complicato con dozzine di variabili in gioco. Tuttavia, capire che cosa provoca STRINGING/OOZING (stillicidio/incordatura) sulle stampe non sarà più un grosso problemaChe cos'è la Retraction?Innanzitutto, iniziamo con lo spiegare che fa la ritrazione e come funziona.CASO - Retraction "risucchia" il filo attraverso la parte calda. Quindi, maggiore è la retrazione che usi, meno stillicidio otterrai.SOLUZIONE - Una volta che il filamento si è sciolto nella "zona di fusione" del vostro hot end, non può essere ritirato. La retrazione non crea una pressione negativa. Le estremità calde non sono sigillate / a tenuta d'aria. Se lo fossero, la pressione negativa "risucchierebbe" il filo caldissimo attraverso l’HOT-END. Ciò probabilmente porterebbe a molti blocchi e altri problemi di estrusione, ma non è questo il caso.Proviamo a pensare alla cera per candele. Se dovessi mettere un piccolo cilindro di cera in un contenitore di cera fusa e poi estrarlo, la cera sciolta potrebbe venire via totalmente con esso? Ovviamente no. Mentre una piccola quantità di cera si attaccherà al cilindro quando lo rimuoverai, esso non tirerà su tutta la cera liquida contenuta nel contenitore.Allo stesso modo, il filamento solido al di sopra della zona di fusione non ritira il filamento fuso con esso.Quindi se la retrazione non tira indietro il filamento attraverso l'ugello, che cosa fa?Lo scopo della retrazione è semplicemente quello di scaricare la pressione dalla zona di fusione in modo che il filamento non venga forzato attraverso l'ugello durante i movimenti non di stampa.Quali sono le migliori impostazioni di retrazione?C'è molta disinformazione su quanta retrazione si dovrebbe avere nella stampa del PETG. Di solito viene raccomandato una retrazione da 0.1mm fino a 20 mm. Quindi qual è il valore giusto?Il valore corretto è quello minimo richiesto per ridurre la maggior parte delle stringhe/fili sull’oggetto in stampa. Alcune macchine e alcuni tipi di HOTEND richiedono più retrazione di altre e ogni tipo di PETG ha requisiti diversi. In generale, tuttavia, è improbabile che sia necessario un valore superiore a 5 mm o inferiore a 1 mm.Ci sono alcune altre importanti impostazioni che influiscono sulla OOSING/STRINGING delle parti in stampa. Passeremo attraverso il processo di regolazione della macchina per ottenere il minor quantitativo possibile di trasudamento, ma è estremamente importante iniziare con un estrusore correttamente calibrato. Ci sono solo 2 impostazioni importanti da osservare per la retrazione:Retrazione:lunghezza in movimento ( lenght on move)Velocità: ( Speed for non print moves ) Esistono sicuramente altre impostazioni che influiscono sullo STRINGING, ma queste sono le più importanti e le più facili da testare e regolare.Un pratico test si può eseguire creando alcuni cubi di 10 mm di lato per capire gli effetti di diverse impostazioni su STRINGING/OOZING. I cubi di 10 mm sono 4 e devono essere distanziati di 10 mm, 20 mm e 40 mm. La macchina di prova può essere una normalissima TIPO PRUSA cartesiana come anche una tipo DELTA con un hot end E3D v6. Queste impostazioni sono state utilizzate per tutte le stampe di prova:Altezza dello strato: 0,25 mmRiempimento: 25% - TriangoloPerimetri: 2Strati superiori solidi: 2Strati inferiori solidi: 2Velocità di riempimento e perimetro: 40 mm / sTutte le parti sono state stampate con una impostazione stampa con SKIRT, ma la SKIRT è stata rimossa per alcune delle immagini in modo da visualizzare più chiaramente la STRINGING/OOZINGIniziare la composizione nelle impostazioniLa stampa gap 1 in foto è stata eseguita con 0 retrazione e 40mm / s di velocità di spostamento (Speed for non print moves). Questo rappresenta il peggiore STRINGING/OOZING possibile.foto GAP 1Si noterà che le stringhe tra gli spazi vuoti da 20 e 40 mm sono molto peggiori dei 10 mm. Questo è semplicemente perché c'è più tempo per il filamento di fuoriuscire dal lato caldo. Questo è il motivo per cui la velocità di spostamento per le mosse non stampate (Speed for non print moves) ha un ruolo importante nell’evitare STRINGING/OOSING. Più velocemente sarai in grado di passare alla successiva posizione di stampa, meno tempo ci sarà per il filamento di fuoriuscire dal HOTEND.Con questo come punto di partenza, la prima cosa da fare è aumentare la velocità di spostamento dei movimenti non stampati. Ogni macchina ha limiti diversi, ma 150-250 mm / s è probabilmente il raggio di azione comune a quasi tutti i tipi di stampante 3D. Non ci sarà davvero una differenza notevole tra le stringhe tra 150 e 250mm / s a causa dell'accelerazione e di altri limiti nel firmware.La stampa in foto GAP 2 aveva 0 retrazione, ma la velocità di spostamento è stata aumentata da 40 mm / a 150 mm / s.È migliore della stampa precedente, ma chiaramente non accettabile.Una volta impostata la velocità di spostamento, aumenteremo la distanza di retrazione. Ancora una volta, l'obiettivo è utilizzare la quantità minima di retrazione necessaria. L'uso di più del necessario può causare inceppamenti, bolle e altri problemi relativi all'estrusione.Questa stampa ha una retrazione di 1mm con una velocità di 150mm / s:foto gap 2C'è un netto miglioramento, specialmente nel gap di 10 mm, ma c'è ancora molta filatura.Stampa succesiva GAP 3, retrazione a 2mm, velocità di spostamento 150mm / s:foto gap 3Molto meglio. Ci sono alcuni fili molto sottili di materiale che forse non si vedono molto bene in foto, ma i bordi e le facce del cubo sono tutti molto puliti, senza blob o filatura in eccesso.Non abbiamo ancora finito, però. Aumenteremo la retrazione fino a 3 mm per vedere se ci sono miglioramenti evidenti.Retrazione a 3mm, velocità di spostamento 150mm / sFoto gap 4Adesso i cubi sono perfetti! Nessun filamento, nessun oozing (stillicidio). Cubi perfettamente stampati.Quindi, sembra che 3 mm sia la giusta quantità di retrazione.In base ai risultati, regolare la velocità di marcia o la distanza di retrazione e ristampare. Cambiare solo 1 impostazione alla volta. In questo modo, puoi facilmente vedere l'effetto di ogni cambiamento.Regola la distanza di retrazione su / giù con incrementi di 0,5 o 1mm. Non raccomandiamo distanze superiori a 5 mm o inferiori a 0,5 mm.Per finire si suggerisce di eseguire questo test e adattarlo a materiali diversi. Alcuni materiali possono trasudare (oozing) più di altri e potrebbero richiedere una maggiore distanza di retrazione e una velocità di marcia per ottenere gli stessi risultati.Speriamo di essere stati chiari e per qualsiasi altra richiesta non esitate a contattarciGrazie per la cortese attenzione
Autore: Gabriele Bertelli 21 gen, 2019
CONSIGLI PER SOLUZIONE PROBLEMI DI STAMPA CON FILAMENTO CARICATO CON POLVERI METALLICHEQuanto segue un vademecum indicativo per migliorare e/o risolvere i possibili problemi con la stampa dei filamenti caricati con POLVERI METALLICHE acquistabili sul nostro shop CLICCANDO QUIPer ottenere risultati più affidabili con filamenti caricati con polveri metalliche all'80% (o più) attraverso un uso con HOT-END interamente in metallo ed ugelli in ACCIAIO RETTIFICATO antiusura, considerare quanto segue:STAMPA VELOCEAumentare la velocità di stampa per evitare il surriscaldamento. Stampa lenta significa più tempo per assorbire il calore. Troppo calore può ammorbidire prematuramente il materiale in modo che venga compresso e trascinato sulle pareti interne hotend. Ad esempio, evitare velocità inferiori a 10 mm / s. Ricorda, i materiali PLA si ammorbidiscono appena sopra i 50 ° C anche se si sciolgono a temperature molto più elevate.RISOLUZIONE PIU' BASSALa scelta di strati più spessi può anche aiutare a stampare più velocemente, con una maggiore portata di massa. Scegli un minimo di 0,15 mm o 0,2 mm. Ancora una volta, mantieni il materiale in movimento per evitare di diventare troppo caldo e morbido.STAMPA CON TEMPERATURA PIU' BASSAStampa con la temperatura più bassa possibile per una buona adesione dello strato. Per HTPLA, questo è in genere 215-220 ° C ma può essere anche più calda o più fredda in base alla stampante 3D se tutta aperta (più calda) se tutta chiusa (più fredda). Per i compositi in PLA termicamente conduttivi come il ferro/ottone/rame, questo può scendere fino a 180 °C.REGOLAZIONE FLUSSO MATERIALERiduci le impostazioni di flusso per bilanciare il flusso ed evitare di forzare troppo materiale nell'hotend. Il materiale in eccesso viene compresso e si espande per creare attrito all'interno dell'hotend. Quando ciò accade, l'impostazione del flusso può sembrare troppo bassa perché non esce abbastanza materiale dall'ugello, ma l'aumento dell'impostazione del flusso può peggiorare il problema. Con più materiale in eccesso nell'hotend, il flusso peggiora quando l'ingranaggio di alimentazione dell'estrusore esercita una pressione ancora maggiore. Alla fine l'ingranaggio scivola e si muove contro il filamento. La soluzione non spinge più forte, ma diminuisce l'impostazione del flusso e / o rimuove la restrizione (restriction).RIMUOVI LA RESTRIZIONE (restriction)Sostituisci l'ugello da 0,4 mm con uno più grande. Ad esempio, utilizzare 0,6 mm o 0,8 mm anziché 0,5 mm o più piccoli. I piccoli ugelli possono ridurre e resistere al flusso di materiale. Gli ugelli più grandi permettono di dare un flusso migliore al materiale caricato con polveri di metallo. Inoltre, evita gli spazi vuoti del primo strato che sono troppo piccoli in quanto creano una restrizione eccessiva ma solo sul primo strato.RIDURRE AL MINIMO LA RETRAZIONECon un flusso bilanciato e una minore restrizione, non si dovrebbe aver bisogno di troppa retrazione poiché non ci sarà molta pressione per alleviare con buone impostazioni. L'eccessiva retrazione raramente risolve i problemi di sbavature / incordature (STRINGING/OOZING) e sposta semplicemente la plastica fusa nella parte dell'estremità calda dove non dovrebbe essere, causando inceppamenti.MANTENERE STABILE LA TEMPERATURAOra che stai spingendo più plastica vero l'HOTEND, assicurati che la tua temperatura di stampa effettiva sia uguale alla tua temperatura impostata.Non è possibile mantenere la temperatura impostata?Ridurre la velocità di stampa fino a quando la temperatura effettiva è stabile e corrisponde al punto impostato!AGGIUNGERE LUBRIFICAZIONEQuesta soluzione è un buon strumento di recupero dopo possibili inceppamenti di trazione, perché una volta che un hotend si inceppa e i depositi si sono sciolti in plastica dove non dovrebbe, il sistema di trazione è più soggetto ad incepparsi di nuovo. Per lubrificare, applicare una pellicola sottile di olio minerale o vegetale sulla superficie del filamento (LEGGI SOTTO).Questo non è una soluzione definitiva ma rende il materiale abbastanza scivoloso da mantenere il filamento compatto e permettendo un migliore scivolamento all'interno dell'Hot-End dove si possono essere depositati particelle in eccesso di metallo. Questo sistema aiuta lo scorrimento in un HOT-END ALL METAL privo di tubo in PTFE.Applicare l'olio al filamento prima di inserirlo nell'estremità calda, quindi mantenere l'olio tamponato su un tovagliolo di carta o una spugna avvolta attorno al filamento tra l'ingranaggio di guida e la bobina del filamento. Questo è molto efficace ma anche facile da recuperare. È sufficiente un film invisibile di olio sul filamento. Questa operazione aiuta molto il sistema di trascinamento per stampe a lungo termine ed un po 'di olio è altamente efficace e può far risparmiare a ORE di perdite di tempo con le impostazioni.TRATTAMENTO TERMICO – ATTENZIONE: FILOPRINT SI SOLLEVA DA OGNI RESPONSABILITA' IN CASO DI ERRATO PROCEDIMENTOUn ultimo consiglio è quello di curare il rammollimento del filamento da troppo calore. Il filamento, ed in particolare i compositi con cariche metalliche, può diventare più fragile (tanto da creare rotture durante la stampa con una posizione di montaggio della bobina non particolarmente agile). Per il trattamento termico, preriscaldare il forno a una temperatura stabile senza elementi riscaldanti incandescenti. Si consiglia di proteggere la bobina da qualsiasi energia radiante con un foglio di alluminio, avvolgendo la stessa all'interno del foglio. Infornare la bobina ad una temperatura di circa 90-110 °C per 3 ore/ massimo 5.ALCUNI ULTERIORI SUGGERIMENTIIn alcuni casi, la ventola di raffreddamento del livello può anche raffreddare l'ugello, quindi potrebbe essere necessario ridurre la velocità della ventola o spegnerla completamente per mantenere il punto di regolazione dell'ugello. La ventola del materiale a velocità ridotta può, tuttavia, compromettere la qualità della superficie, quindi regolarsi di conseguenza con test pre-stampa.Se hai avuto una macinatura (GRIDDING) del filamento all'interno della puleggia di trazione, assicurati che l'ingranaggio dell'estrusore sia pulito e correttamente funzionante. Puoi spingere il materiale a mano quando l'ugello è caldo per avere la sensazione che il materiale fluisca liberamente.Speriamo che queste indicazioni siano state di aiuto nel tentativo di risolvere il problema di blocchi stampa con filamenti caricati in metallo. Buon lavoro ed “In bocca al lupo!”
Autore: Gabriele Bertelli 20 dic, 2018
LENTI TRASPARENTI PER LASER DA UNA STAMPA 3D FDM TUTORIAL ORIGINALE STAMPA 3D PARTI TRASPARENTI CON MACCHINE FFF/FDM (gentile concessione di Thomas Gluck)Da quando ho ricevuto la mia stampante 3D, mi chiedevo se fosse possibile produrre parti trasparenti. Mentre ci sono molti filamenti trasparenti venduti sul mercato, in genere non producono stampe trasparenti, ma piuttosto traslucide e/o più o meno opaline.La differenza tra trasparenza e traslucenza è nella tendenza del materiale a diffondere la luce. La diffusione può derivare da diversi fattori, il più dominante nel nostro caso è la disomogeneità della stampa. In condizioni normali, la stampante lascia piccole cavità (bolle) all'interno della stampa. Ogni cavità agisce come una piccola lente (dato che è curva) e disperde la luce che passa attraverso, oscurando qualsiasi immagine e rendendola ... traslucida!Avendo in mente che la plastica stessa è intrinsecamente trasparente e che le bolle del processo di stampa sono l'unica cosa che ci impedisce di ottenere stampe otticamente chiare, ho iniziato a cercare le giuste impostazioni di stampa per portare a termine l'operazione.Ho iniziato a cercare su Internet per tentativi precedenti, ma tutto quello che ho potuto trovare era questo video di YouTube:  CLICCA QUI È stato un ottimo inizio, ma volevo ottenere risultati più chiari.Iniziamo!In breve, le impostazioni di base che utilizzano CURA sono:Impostazioni CURA per parti trasparentiAltezza dello strato: 0,05 mmDensità di riempimento: 100%Percentuale di sovrapposizione di riempimento: 6%Flusso: 108%Velocità di stampa: 24 mm / sAbilita raffreddamento stampa: OFFTemperatura di stampa: 255 ° C (sull'estremità più alta dell'intervallo consigliato, stavo usando ABS di prusa)Temperatura piastra di costruzione: 100 ° CDiametro dell'ugello: 0.4mmSovrapposizione riempimento (percentuale)Lo scopo principale dell'impostazione di cui sopra è di rendere la consistenza della plastica posata il più sottile possibile riscaldandola alla massima temperatura possibile e quindi forzandola nelle scanalature dello strato precedente applicando l'estrusione eccessiva (flusso> 100%).(Ho trovato particolarmente difficile eliminare le bolle nell'interfaccia tra il riempimento e il muro esterno. Per far fronte a ciò ho cambiato la sovrapposizione del riempimento).Prima di stampare, assicurarsi che l'hotend sia pulito, in quanto il materiale rimanente nella parte può danneggiare la sua purezza. Dopo che il primo strato è stato posato, l'hotend deve essere il più vicino possibile alla piastra di costruzione, ma non troppo vicino in quanto potrebbe ostruirsi o persino graffiare la piastra di costruzione. Per trovare lo sweet spot, ho trovato che fosse meglio regolare la "live Z" (su prusa MK3 / 2) al punto in cui il traferro tra la punta dell'hotend e la piastra di costruzione scompare. Questa regola empirica garantisce che la plastica sia forzata in qualsiasi spazio tra le prime linee di strato e la piastra di costruzione.Post produzioneIl lato inferiore dell'estrusione eccessiva può essere visto nel video qui sotto, in cui viene stampata una "lente sferica con piano convesso" (piatta su un lato e curva sull'altro). Si noti che l'hotend sta raschiando l'ultimo strato e sta spingendo su un blocco di materiale in eccesso derivante dalla sovra-estrusione. Il blocco è più pronunciato sui primi strati e in genere finisce sulla superficie del modello. Non preoccuparti, in quanto può essere facilmente rimosso con un coltello da lavoro.FILMATO 2: CLICCA QUI   Il prossimo passo è trasformare la superficie ruvida in una liscia. Nel mio primo tentativo ho usato la levigatura dell'acetone e, in effetti, la superficie è diventata molto più liscia, ma ha anche fatto apparire la parte indesideratamente nebbiosa.Elemento di una stampa appannata dal trattamento dell'acetone Un'altra tecnica che ho provato e trovato di successo è stata la carteggiatura a secco con carta abrasiva che andava da 600 a 4000 in modo incrementale. Vale la pena notare che è possibile utilizzare anche il cartoncino anziché una carta per lucidatura a grana alta .Stampa finita di una lentePrima e dopo la post-elaborazionePrima e dopo la post-elaborazioneIl motivo per cui ho realizzato tutti gli obiettivi a fondo piatto è che la stampa di forme curve richiede supporti difficili da rimuovere. Inoltre, mentre la levigatura una superficie piana può essere fatto facilmente su una pedana piatta, come un tavolo, non esiste un modo facile per lisciare una superficie curva, e la mano-levigatura può falsare la sua geometria.In questo caso specifico è stato poi adoperato il filamento XT HT 5300 e/o XT della COLORFABB nella sua versione TRASPARENTE (clear) ed è stato tentato un ulteriore prova con l'uso della carta vetra a varie gradazioni di grana.Per chi volesse seguire indicazioni su come eseguire la scartatura si prega prendere visione del TUTORIAL sul nostro BLOG, CLICCA QUICiò ha evidenziato oggetti sufficientemente trasparenti dopo levigatura e lucidatura con carta vetrata a grana sempre più fine.Il risultato finale è abbastanza piacevole!Anche se la qualità di questi obiettivi non è sufficiente per l'imaging (ad esempio per l'uso di fotocamere), sono sicuramente in grado di focalizzare la luce!Quindi divertiamoci!Lente cilindrica piano-convessaHo realizzato una lente cilindrica piano-convessa e una montatura per tenere i laser paralleli l'uno all'altro. Puoi vedere come i raggi laser sono tutti concentrati in un punto. Obiettivo di messa a fuoco con laser paralleliUn'altra idea chiara che ho avuto è stata quella di provare a creare qualcosa di simile a quei blocchi di vetro che sono incisi al laser con figure 3D all'interno. Ho scaricato un modello del mio personaggio preferito: Mario . Usando Blender ho posizionato il modello all'interno di un cubo e ho utilizzato lo strumento "booleano" per creare una cavità con la figura di Mario all'interno del cubo. Il risultato non è stato perfetto, ma lo trovo piacevole e unico. Una cosa da notare è che i software di taglio non amano le cavità interne. Vedono spazi fluttuanti come un errore e cercano di correggerli automaticamente. Per "convincere" il software a lasciare la mia forma come impostata ho dovuto collegare almeno una piccola parte di esso al guscio esterno. Con la figura di Mario, ho semplicemente spostato verso il basso in modo che le scarpe tocchino la parte inferiore del cubo. Non sono riuscito a trovare alcuna opzione in Cura o Slic3r per disabilitare la correzione degli errori e mi piacerebbe trovare un modo per consentire le cavità interne.Alla ricerca di qualcosa di più complesso da realizzare, ho trovato questa piccola cosa e l'ho stampata usando il processo descritto sopra. CLICCA QUI PER SCARICARE L'OGGETTO A PAGAMENTO SE SEI INTERESSATO - CLICCA QUI  Stampa solida con cavità sagomataDi seguito sono riportati alcuni esempi: il prisma sulla destra produce un piccolo arcobaleno e il grande obiettivo può focalizzare la luce del sole da un lato all'altro della stanza. La stampa in basso a destra è solo una semplice finestra rotonda che si è rivelata quasi perfetta, perché, come ho detto prima, le superfici piatte sono le più facili da carteggiare.
Autore: Gabriele Bertelli 13 nov, 2018
Il nuovo tipo di filamento in GOMMA TPC ARNITEL® ID2060 HT by DSM per alta resistenza a temperature dal nome Arnitel® ID2060 HT è il primo materiale TPC FFF/FDM ad alte prestazioni che combina flessibilità con uso prolungato ad alta temperatura, resistenza chimica e resistenza meccanica a sfregamento, torsioni, compressioni ed allungamenti. Questa combinazione lo rende adatto alla stampa di condotti per aria fredda/calda per applicazioni automobilistiche molto tecniche sia in vano motore che in abitacolo, DRONI e componenti per utensili a braccio. Le parti stampate possono resistere a temperature elevate sostenute in continuo (no fuoco) di ben 175 °C (per circa 1000 ore) o 190 °C (per circa 500 ore) e sostanze chimiche come la condensa EGR (Exaust gas recirculation - ricircolo dei gas di scarico) .POSSIBILI APPLICAZIONISistemi di gestione aria-carburante, schermi motore per autoveicoliGuarnizioni idrauliche caldo/freddo e guarnizioni per motori automobilisticiSostituzione di alluminio e gomma per applicazioni leggere in auto sotto il cofanoGuarnizioni per molte tipologie di macchinari e per moltissimi usi meccaniciTubi per apparecchi elettrodomestici ed elettroniciApparati protesici e medicaliPRINCIPALI VANTAGGI E PROPRIETA'GOMMA TPC (gomma termoplastica in copoliesteri) ad alta temperaturaUn equilibrio unico di flessibilità, alta temperatura e resistenza chimicaPrestazioni ad alte temperature prolungate: 175 °C (1000 ore), 190 °C (500 ore)Eccellente resistenza chimica contro i condensati EGRDurezza SHORE D61 / A98LINEE GUIDA PRINCIPALI PER LA STAMPADimensione dell'ugello: ≥ 0,25 mm Altezza dello strato:> 0,1 mm * Portata: ± 100%Temperatura di stampa: ± 220 - 245 ° C * Velocità di stampa: bassa / media * Retrazione: noLetto termico: ± 80 - 120 ° C * Velocità ventilatore: 0% Superficie di stampa: TAPPETINO LOKBUILD NECESSARIONecessaria stampante chiusa: Se possibile con camera caldaNOTE*) Le impostazioni visualizzate sono da intendersi come guida per trovare le impostazioni di stampa ottimali. Questi intervalli nelle impostazioni dovrebbero funzionare per la maggior parte delle stampanti, ma sentitevi liberi di sperimentare al di fuori di questi intervalli se pensate che questo sia più adatto al modello della vostra stampante 3D. Esistono molti tipi diversi di stampanti, hot-end e offset della stampante e questo rende estremamente difficile fornire un'impostazione generale adatta a tutte le dimensioni.*) Primo strato: 100 - 150% dello spessore del primo strato.*) Velocità di stampa: 20 - 50 mm / s (rispettare la portata massima in cm3 / s dell'estrusore)*) Rimuovere l'oggetto stampato dal letto di stampa solo quando il piano di stampa si è raffreddato a temperature ambiente, altrimenti la parte stampata potrebbe deformarsi gravemente.STOCCAGGIO E CONDIZIONAMENTOGOMMA TPC Arnitel® ID 2060-HT viene fornita in un imballaggio ermetico a prova di umidità a un livello di umidità <0,05 w%.Al fine di prevenire l'assorbimento di umidità e la contaminazione, l'imballaggio fornito deve essere tenuto chiuso e integro. Per lo stesso motivo, le buste parzialmente utilizzate devono essere sigillate prima di essere rimesse in magazzino. Consentire al materiale che è stato conservato altrove di adattarsi alla temperatura nella stanza di lavorazione mantenendo il sacchetto chiuso. Per evitare che l'umidità si condensi sui filamenti, portare i filamenti a freddo fino alla temperatura ambiente dell'area di stampa, mantenendo la confezione chiusa. CONFORMITA' *Questo filamento è conforme alle direttive e ai regolamenti elencati di seguito.Direttiva RoHS 2011/65 / CEDirettiva REACH 1907/2006 / CE*) Questa dichiarazione di conformità alle direttive e ai regolamenti viene preparata secondo il nostro attuale livello di conoscenza e può essere modificata se sono disponibili nuove cognizioni e si applica solo ai prodotti sopra descritti. IMPOSTAZIONI MACCHINA GENERALI Tutti i modelli di stampanti FFF (Common Fused Filament Fabrication) ed anche FDM ( Fused Deposition Modelling) possono funzionare. A causa della sua natura flessibile una stampa migliore può essere ottenuta con sistemi di trazione diretta. Tuttavia, estrusori di tipo Bowdensiano essi modificati che non, per l'uso con filamenti flessibili, sono assolutamente idonei per funzionare senza problemi grazie anche al grado di durezza SHORE di questo tipo di filamento che essendo rigido non tende a piegarsi all'interno del sistema di trazione. IMPOSTAZIONI TIPICHE PER QUALSIASI PROGRAMMA DI SLICINGI software (ad esempio Slic3R, Cura, Simplify3D) possono essere impostati come segue. Si noti che per diversi diametri degli ugelli le impostazioni dovrebbero essere modificate di conseguenza. Diametro dell'ugello: 0,4 mmVelocità di stampa: 20 -50 mm / s (rispettare la portata massima dell'estrusore)Larghezza dell'estrusione: 0,4 mm (o almeno uguale al diametro dell'ugello)Altezza dello strato: Strato: 0,1-0,2 mmPrimo strato: 100-150% dello spessore del primo stratoTemperature di estrusione: Estrusore: 220 - 245 °CGOMMA TPC ARNITEL® ID2060 HT può essere utilizzata con una gamma di temperatura dell'ugello 220-245 °C, ma si suggerisce una temperatura di stampa compresa tra 230/235 °C . Per generare un fuso omogeneo, la temperatura deve essere sempre superiore a 200 °C. Le proprietà meccaniche ottimali saranno raggiunte a temperatura di fusione nell'intervallo specificato.Temperatura del letto: Impostazione della temperatura della piastra di costruzione: 80-120 °CNota: prima di rimuovere la parte stampata dal letto, la temperatura del letto deve essere abbassata a quella ambiente per evitare possibili deformazioni della parte.IMPOSTAZIONI GENERALI DI ELABORAZIONELETTO DI STAMPALa migliore adesione con GOMMA TPC ARNITEL® ID2060 HT viene stabilita utilizzando un tappetino tipo LOKBUILD. In alternativa, nastro adesivo BLU. Impronta più grande aggiungendo una tesa di nastro per almeno 5 mm oltre la zona di stampa, aiuta l'adesione e la prevenzione della deformazione.STARTUP DI STAMPALa produzione deve essere avviata con una macchina pulita e con il piano perfettamente livellato. Avviare la macchina, estrudere almeno 50 mm di filamento attraverso l'ugello. Rimuovere il filamento dalla macchina prima di spegnerla definitivamente.ROTTURE PRODUTTIVEDurante le pause di produzione più lunghe di 15 minuti, spurgare l'ugello adeguatamente.RISOLUZIONE DEI PROBLEMI - DIFETTI PIU' COMUNIDeformazione angoli arricciati e distacco dalla piattaforma. Il consiglio è di aumentare la temperatura del letto di stampa. Aspettare abbastanza a lungo per consentire al calore di dissiparsi sulla superficie superiore del substrato.Primo strato che non si attacca / parti che si staccano: il primo strato della stampa non sembraattaccare o le parti si staccano parzialmente. Rimedi: controllare il livellamento del letto di stampa e spessore del primo strato, aumentare la dimensione del bordo, alzare la temperatura del letto, montare un tappetino tipo LOKBUILD.Macinazione del filamento: le ruote di alimentazione intaccano eccessivamente la superficie del filamento o peggio generano macinazione. Rimuovere il filamento danneggiato e ricominciare, ridurre la velocità di stampa, disabilitare la retrazione o ridurre velocità di retrazione e lunghezzaStringatura: fili indesiderati di plastica attraversano la stampa. Temperatura dell'ugello troppo bassa,aumentare la velocità di avanzamento della testina di stampa.
Autore: Gabriele Bertelli 06 nov, 2018
COME STAMPARE CON UGELLO DI GRANDE DIAMETRO, SOLUZIONE PROBLEMI STAMPA CON UGELLI GRANDE DIAMETROPer molte persone, uno dei maggiori ostacoli con la stampa 3D non è il costo o la qualità, è il tempo necessario per concludere una stampa 3D. Il tempo di stampa è infatti direttamente correlato alla dimensione dell'ugello.FILOPRINTsuggerisce, come metro di paragone, l'uso del sistema HOT-END VOLCANO E3D uno dei più usati nel mondo delle stampanti 3D consumer e prosumer. Permetteteci di iniziare spiegando che cosa rende un E3D VOLCANO la scelta giusta e quali sono alcuni dei problemi previsti che possono venire con il suo uso.Stampare una statua a grandezza naturale composta da vari pezzi con un ugello standard da 0,4 mm, richiederebbe un tempo di stampa incredibilmente lungo, ma con l'ugello da 1,2 mm, le stampe si concludono in una frazione di tempo. Con un ugello da 1,2 mm, è possibile ottenere strati da 0,9 mm e, alla scala di questo progetto, gli strati da 0,9 mm sarebbero gli stessi della stampa di dimensioni normali a strati di 0,05 mm. Con un livello di altezza così grande, le stampe vengono stampate in media 3 volte più velocemente.Consumo del filamentoLa stampa con un ugello da 1,2 mm non è tuttavia così semplice; fa impressione vedere con che velocità la bobina si dipani così rapidamente nell'arco di un paio d'ore. Quando si stampa con un ugello più grande si apre la possibilità di stampare parti grandi che richiederebbero ore e ore ad una velocità incredibile. E' quindi quasi d'obbligo pensare fin da subito di dotarsi di bobine da almeno 2,2 kg di filamento perchè con l'ugello da 1,2 mm si ha un consumo di circa 130 g / h.Detto questo, un ugello più grande non è utilizzabile da chiunque; se hai bisogno di dettagli precisi o le stampe sono medio/piccole, un ugello grande non è per niente adatto. Suggeriamo quindi l'uso di simili ugelli se hai bisogno di qualcosa che ha una scadenza molto ravvicinata o che occupa la maggior parte del tuo volume di costruzione o che richiede anche la stampa in sezioni o più semplicemente se vuoi provare l'uso di simili diametri ugello.COME IMPOSTARE LA STAMPANTE 3D CON UGELLI DI GRANDE DIAMETROCon il sistema Hotend Volcano, l'ugello è più lungo per dare al filamento più tempo per fondere e la cartuccia del riscaldatore è parallela al percorso del filamento per migliorare il trasferimento di calore dalla cartuccia al blocco riscaldatore più grande. Mentre questo dà alla stampante 3D la possibilità di stampare strati più spessi, ci sono alcune impostazioni che dovrai pensare in modo diverso con un ugello da 1.2mm rispetto a quello standard da 0.4mm:Temperatura di stampaMentre la temperatura del letto non avrà bisogno di modifiche, la temperatura dell'ugello dovrà essere aumentata in modo significativo rispetto al solito; di solito del semplice PLA viene stampato a circa 200 °C. Per l'uso di un ugello da 1,2 mm la temperatura si deve alzare ad almeno 250 °C con un vulcano per HOTEND. Questo perché si sta sciogliendo molta più plastica rispetto a quella usata con un ugello da 0,4 mm e si ha bisogno di più calore per trasferirlo al filamento e assicurarsi che si unisca correttamente con lo strato precedente. Non si ha bisogno di tanti perimetri per raggiungere la stessa forza di adesione, ma non si può scendere a meno di 2 perimetri per layer onde evitare possibili cracking. Un perimetro con un ugello da 1,2 mm, equivale a tre perimetri su un ugello da 0,4 mm. Con due perimetri, abbiamo testato la resistenza dell'oggetto stampato lasciandolo cadere a terra da 1 metro e mezzo di altezza. Esso è rimbalzato più volte e non si è rotto.INFILLL'oggetto in stampa non è importante quanto la sua densità di riempimento (INFILL). Con dimensioni ugello da 1,2 mm consigliamo un riempimento del 5% per la maggior parte delle stampe grandi poiché le pareti forniscono la maggior parte della struttura; ma questo può portare ad alcuni problemi sugli strati superiori che non hanno abbastanza supporto da scavalcare, lasciando lacune nella superficie superiore. Con il 5% di riempimento, aumentare gli strati superiori a 5 per essere in grado di coprire adeguatamente ogni passaggio e questo dovrebbe funzionare abbastanza bene per ogni tipo di geometria. Ovviamente, occorre prima sperimentare diverse percentuali di riempimento, ma suggeriamo di non andare troppo in alto con il numero di strati.Inoltre, assicurarsi che la percentuale di sovrapposizione del perimetro e di riempimento sia impostata su 0,6 (metà della dimensione dell'ugello) o 50%ALTEZZA STRATOSi può teoricamente impostare l'altezza del livello a 0,05 mm, ma questo è un po' troppo "estremo". L'uso normale per un ugello da 1,2 mm è compreso tra 0,3 mm e 0,9 mm di altezza (25% -75% della dimensione dell'ugello). Consigliamo in generale di usare una altezza strato a 0.9mm perché sembra essere quella migliore un po' per tutte le geometrie.VELOCITA' STAMPALa velocità dovrà essere significativamente più lenta per assicurarsi che il filamento abbia abbastanza tempo per riscaldarsi. Con un ugello da 0,4 mm di solito si mantiene le velocità intorno a 45 mm / s per bilanciare velocità e qualità, ma con un ugello da 1,2 mm, la velocità da tenere è 25 mm / s RAFFREDDAMENTO MATERIALEStampare a una temperatura molto più alta del normale significa che si desidera un raffreddamento davvero buono per assicurarsi che gli angoli non si arricciano e che i livelli successivi non si fondano insieme liquefacendosi. Pertanto mettere sempre la ventola accesa al 100%. SUPPORTOAnche se l'ugello è più grande, probabilmente si vorrà mantenere la stessa spaziatura del PATTERN, perché il bridging è più difficile da gestire. 3 livelli di interfaccia funzionano bene ed un AIR GAP di due volte l'altezza dello strato funziona molto bene (il che significa che è previsto uno scarto di 1,8 mm).ADESIONE LETTOL'adesione del letto non è diversa dal normale, assicurarsi solamente di avere lacca, nastro blu, tappetino in base alla grandezza di stampa, offset Z e bordi adeguati per mantenere fermo l'oggetto al letto di stampa e poterlo poi rimuovere senza eccessivi problemi quando stampato. Una scarsa adesione può portare a problemi davvero gravi.Speriamo che questo possa essere stato di aiuto per la stampa "veloce" di oggetti di grandi dimensioniGrazie per la lettura e buona stampa 3D a tutti!
Autore: Gabriele Bertelli 26 ott, 2018
PROCEDURA PER RICOTTURA “ANNEALING” DELLE STAMPE CON PLA INGEO 3D870 OPPURE 3DKTOPLa resistenza al calore del PLA è bassa, praticamente la più bassa di qualsiasi altro materiale di stampa 3D. La temperatura di transizione vetrosa del PLA normale è da 55 °C a 65 ° C. La sua temperatura di RICOTTURA in forno elettrico a convezione (senza ventola interna) deve essere compresa fra circa 110-120 °C.FILOPRINT propone questa tipologia di filamento realizzata con il famoso prodotto PLA INGEO 3D870 dell'Americana NATUREWORKS In alcuni casi potrebbe essere necessario aumentare la temperatura a seconda del forno e del materiale usato ma mai a più di 120 °C. Si consiglia piuttosto di lasciare la temperatura del forno a MAX 120 °C ed aumentare invece il tempo di cottura in base alla grandezza dell'oggetto stampato. La temperatura di 110 °C è sufficientemente alta da consentire al PLA di CUOCERE e diventare amorfo, rilasciando parte dello stress causato dalla stampa e consentendo il riordino delle particelle polimeriche. Ciò permette anche di non deformare l'oggetto in cottura rendendolo inservibile a causa della perdita della forma originale.Lasciare che il forno raggiunga la temperatura impostata e lasciarlo riposare per circa un'ora. Questo periodo di attesa contribuirà ad assicurare che la temperatura del forno sia il più uniforme possibile, prevenendo i punti caldi e freddi che possono influire negativamente sul processo di ricottura. Dopodiché inserire il pezzo nel forno e chiuderlo senza mai riaprirlo durante tutto il tempo necessario per la cottura, pena la delaminazione del pezzo per chock termico.Utilizzare un termometro accurato per confermare che il forno è alla temperatura corretta prima di mettere il vostro oggetto stampato in PLA nel forno.Nota: è importante non provare mai la ricottura delle stampe in un forno a gas . La lettura del termostato può essere di X gradi, ma le fiamme stesse saranno molto più calde e potenzialmente potrebbero fondere o dare fuoco all'oggetto. Si impone quindi VIVAMENTE solo la ricottura in un forno elettrico. Una volta che il forno è a temperatura, posizionare gli oggetti in PLA - ESCLUSIVAMENTE - sulla lastra a griglia aperta ( mai su di un vassoio in alluminio perchè la temperatura non sarebbe uniforme sul pezzo che prenderebbe calore più da sopra che non da sotto) mettendo a 0 °C la temperatura del forno e lasciando le stampe dentro SENZA MAI APRIRE LA PORTA DEL FORNO.Questo darà agli oggetti abbastanza tempo per assorbire energia termica e consentire alle catene polimeriche di muoversi, allungarsi e riallinearsi e di ricristallizzarsi, formando una matrice interna più robusta. Non aprire la porta del forno durante questo periodo, in quanto qualsiasi perdita di calore comporterà risultati di ricottura inferiori.Si può togliere il pezzo dal forno dopo il tempo necessario indicato di seguito e comunque in funzione della grandezza del pezzo e dello spessore delle pareti oltre che dal loro INFILL ( se al 100% occorre più tempo di cottura che deve diminuire al diminuire del riempimento, vedere nota di seguito ). Una volta che è terminato il tempo di cottura, si può togliere il pezzo anche senza attendere che il forno abbia raggiunto la temperatura ambiente.Quello che noterete è che l'oggetto (o gli oggetti) si saranno ristretti leggermente lungo la linea dei suoi livelli di stampa . Inoltre, si noterà anche un'espansione perpendicolare alla linea di stampa.In altre parole, le dimensioni lungo le coordinate X e Y si saranno ridotte, mentre la dimensione Z sarà aumentata.Questi cambiamenti sono dovuti ai cambiamenti di tensione, o piuttosto ai cambiamenti causati dal rilascio delle forze di trazione e compressione interne discusse sopra. In media, vedrete un restringimento del PLA di circa il 5% e una crescita di circa il 2% lungo gli assi rilevanti. Se questo restringimento e crescita saranno un problema, è possibile compensarlo anticipatamente durante i processi di progettazione e stampa.RESTRINGIMENTODopo aver trattato con il calore il PLA, ci si può aspettare di vedere alcuni miglioramenti significativi nella forza del tuo oggetto PLA. Un aumento del 40% ed oltre in forza e durata non è raro. Allo stesso modo, puoi anche aspettarti di vedere un buon miglioramento della rigidità. Un miglioramento del 25% ed oltre qui non è inaspettato.Vedi specchietto allegatoInfine, sarà migliorata anche la stabilità del PLA ricotto a temperature più elevate. Quindi, se avete bisogno di parti in PLA rigide e ad alta resistenza con una buona resistenza al calore, la ricottura può essere la risposta.ATTENZIONE: QUESTA OPERAZIONE DI RICOTTURA E' POSSIBILE SOLO CON FILAMENTO IN PLA DI GRADO INGEO 3D870 OPPURE CON 3DKTOP. IL PLA STANDARD NON RIESCE A SOPPORTARE QUESTO TRATTAMENTO E SI AVRANNO SOLO PEZZIO DEGRADATI SENZA NESSUN VANTAGGIO.RICOTTURA DI PARTI STAMPATE – ANNEALING SOLO PER PLA INGEO 3D870 3DKTOPIngeo 3D870 ( ed anche il PLA 3DKTOP) è formulato per potersi cristallizzare in post-stampa. La cristallizzazione (annealing) è un modo semplice ed efficace per migliorare le prestazioni termiche e garantire una ulteriore capacità di assorbire impatti.Questa procedura è vivamente consigliata quando si cerca un obbiettivo di massime prestazioni termiche e di resistenza a pressioni e torsioni superiori a quelle che si hanno normalmente su di un oggetto non CRISTALLIZZATO ( no-annealed)La temperatura raccomandata di RICOTTURA (anneal) è posta nell'intervallo fra 110 °C -120 °C. La ricottura può essere effettuata in un forno o in un altro mezzo di trasferimento di calore, ad esempio in bagno d'acqua calda (bagnomaria).Assicurarsi di seguire le procedure di sicurezza appropriate per lavorare intorno a temperature elevate. Di seguito FILOPRINT propone una guida generale per la RICOTTURA degli oggetti (annealing) stampati con Ingeo 3D870:1. Preriscaldare il forno Industriale (si consiglia di non usare un forno per un uso alimentare anche se possibile) ad una temperatura di ricottura fra 110 °C - 120 °C.2. Misurare la temperatura in vari punti del forno per assicurare l'assenza di zone calde / fredde. Il riscaldamento irregolare può portare a “guadagni” inaspettati e inficiare le prestazioni ottimali della parte stampata in 3D3. Non appena il forno a raggiunto la temperatura ( MAI PRIMA) posizionare la parte stampata al centro del forno forno sopra la griglia aperta ( e non un vassoio in alluminio) e avviare il timer. Il tempo tipico per la RICOTTURA di stampe 3D con spessore parete di circa 3,18 mm con riempimento al 100% è di circa 20 minuti. Il tempo aumenterà quindi in relazione allo spessore delle pareti oggetto in modo direttamente proporzionale. Ad esempio se le pareti sono di spessore 7 mm ed il riempimento è al 100 % occorrerà un tempo doppio cioè circa 40 minuti. NOTA IMPORTANTE: il tempo necessario per la "cottura" è in funzione di un INFILL al 100%. Per valori di riempimento più bassi occorrono tempi di cottura leggermente inferiori di 5 punti percentuale ogni 10 di percentuale INFILL cioè: se al 90% INFILL tempo di cottura inferiore di 5% - se INFILL all'80% tempo ridotto del 10% 4. Una volta rimosso dal forno, lasciare raffreddare la parte a temperatura ambiente senza assolutamente usare aria compressa o forzata. Ridurre al minimo la manipolazione dell'oggetto (meglio non toccarlo se non con uno strumento a pinza con la punta in gomma), perché le temperature all'interno dell'oggetto rimangono più elevate per un tempo più lungo rispetto all'esterno.6. Se si utilizza un bagno d'acqua per l'annealizzazione (tempratura), l'oggetto deve stare in bagno per un tempo leggermente più lungo ( circa il 30% in più ) per cristallizzare regolarmente, poiché il bagno d'acqua non può rimanere a temperatura costante di 110 °C - 120 °C come in un forno.7. Misurare le dimensioni della parte prima della ricottura e di nuovo dopo, per determinare l'eventuale restringimento dimensionale, possibile soprattutto in caso di oggetti medio grandi. Nel caso la parte abbia subito uno scostamento dimensionale troppo elevato, valutare le dimensioni e apportare le modifiche al file 3D in modo tale da permettere una stabilità dimensionale entro i limiti di tolleranza.
Autore: Gabriele Bertelli 05 ott, 2018
COME STAMPARE CORRETTAMENTE IL FILAMENTO IN PETG CONSIGLI SULLE IMPOSTAZIONI DI STAMPA 3D E LA CORRETTA GESTIONE PARAMETRI PETGFOTO 1 – 1/A FILOPRINT presenta questo interessante post relativo al famoso filamento PETG da noi venduto sul nostro shop on-line in due varianti la prima più economica ma non per questo performante PETG LITE e la seconda leggermente più tecnica come PETG REALDurevole e facile da stampare, il filamento PETG è uno dei più usati tipi di materiale per stampa 3d al mondo. Terzo in ordine di utilizzo, dopo PLA ed ABS, idoneo per contenere alimenti ha, come unica pecca, l'impossibilità a resistere a temperature oltre gli 80 gradi.Date le numerose richieste di aiuto da parte dei nostri clienti, FILOPRINT propone questa guida approfondita, che fornisce alcuni suggerimenti e trucchi su come iniziare e sfruttare al massimo le potenzialità meccaniche e di usabilità di questo fantastico materiale. PETG è l'acronimo di Polietilene Tereftalato (con l'aggiunta di glicole riferito alla G finale) che è uno dei polimeri più comuni oggi utilizzati al mondo, per la cronaca è la materia prima con la quale vengono realizzate le bottiglie per l'acqua.È usato anche per fabbricare, imballaggi per alimenti e innumerevoli altri articoli in plastica molto comuni nella nostra vita quotidiana. Come filamento per la stampa 3D, il PETG ha dimostrato la sua validità come materiale durevole e facile da usare. In termini figurativi, combina le caratteristiche più utili del filamento ABS (la rigidità e le proprietà meccaniche per le parti funzionali) con la facilità di stampa che offre il filamento in PLA. DEFINIZIONE TECNICA DEL PETGMolto spesso il PETG è riferito anche ad altre sigle come: PET, PETE, PETP, PET-P, PETG, GPET, PETT e altri. Questi possono essere fonte di confusione per qualcuno che sta cercando di capire le differenze tra loro e quale effetto avranno eventuali (se ce ne sono) varianti nei suffissi sulla loro esperienza con la stampa 3D.Il PETG è la forma più comune di PET utilizzata per il filamento di stampa 3D. La G sta per glicole modificato e questo rende la resina risultante più chiara e meno fragile del PET grezzo. Il PET puro in genere non viene utilizzato per la stampa 3D. PETE, PETP, PETT e PET-P sono versioni modificate e mediamente più resistenti del PET (chiamate copoliesteri), ma il materiale di gran lunga più utilizzato nella stampa 3D è il PETG.Ai fini di questo articolo, useremo sempre la sigla PETG come termine generico per descrivere le diverse varianti del filamento 3D stampabile.FOTO 2QUALE QUALITA' DI FILAMENTO PETG USAREIl filamento PETG di qualità, come la nostra serie PETG LITE oppure il quotato PETG REAL entrambi venduti sul nostro shop a prezzi molto competitivi, è una necessità fondamentale se si desidera una buona stampa con il PETG. Il PETG di scarsa qualità, che non sono sufficientemente asciutti o peggio realizzati con materia prima non pura, non verranno stampati correttamente, il che può causare problemi e perdite di tempo notevoli.Il PETG è per sua naotura igroscopico ( cioè la capacità di una sostanza di assorbire prontamente e molto rapidamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente circostante), il che significa che il filamento avvolto in bobina ( non il pezzo stampato in 3D) assorbirà attivamente l'umidità dall'aria. Per questo motivo, la bobina di filamento PETG deve essere conservata in un luogo fresco e asciutto e asciugata se esposta all'aria umida per troppo tempo. La stampa del PETG umido può portare a idrolisi (per idrolisi si intende la degradazione del materiale che subisce a causa di diverse reazioni chimiche in cui le molecole sono scisse in due o più parti per effetto dell'acqua e può talvolta essere considerata come la reazione inversa della reazione di condensazione) che altera permanentemente il filamento a livello molecolare, rendendolo significativamente più debole di quanto sarebbe se fosse stampato a secco.Per risolvere i problemi legati all'umidità assorbita dai filamenti e per la loro perfetta conservazione, si prega di prendere visione del seguente articolo sul nostro BLOG cliccando quiLe buste sigillate sottovuoto e le confezioni essiccanti assicurano che il filamento sia esposto il meno possibile all'umidità. A volte però un saccchetto di nylon contenente la bobina può forarsi e perdere il sottovuoto, ma fintanto che l'intera bobina è confezionata con nel suo sacchetto con la bustina di silicati disidratanti, non dovrebbero esserci problemi, almeno fino al suo disimballaggio ed esposizione agli agenti atmosferici.FOTO 3QUALE STAMPANTE MIGLIORE PER IL PETGUtilizzare la stampante 3D giusta!Tutte le stampanti non sono create allo stesso modo. Alcune hanno caratteristiche che altre non hanno e ci sono alcuni requisiti specifici per stampare il PETG in modo corretto.Per stampare il PETG, la macchina deve essere dotata di un hot-end che possa raggiungere una temperatura di almeno 235 °C. La macchina però dovrà essere in grado di raggiungere la temperatura ottimale ideale di circa 265 °C, ma i 235 °C potrebbero essere sufficienti per alcuni tipi di filamenti PETG specie quelli non caricati con altri componenti che ne irrobustiscono la resistenza meccanica. Tenere presente che ogni tipologia è unica e potrebbe richiedere una temperatura leggermente più alta o più bassa rispetto a quella indicata. Un hot end completamente in metallo come a esempio il modello E3D V6funziona alla grande con il PETG.FOTO 4COME STAMPARE IL PETGIl PETG generalmente si stampa molto bene nell'intervallo di temperature tra 230-265 °C. Una stampa "troppo calda" e si produrranno stringature o buchi; "troppo fredda" ed il filamento potrebbe incepparsi o delaminarsi facilmente. Poiché le proprietà termiche esatte variano da bobina a bobina, si consiglia di sperimentare molto attentamente prima di procedere con la stampa finale in modo da determinare la temperatura ottimale alla quale stampare.COME OTTENERE UN PRIMO LIVELLO OTTIMALECome con la stampa di qualsiasi tipo di filamento, ottenere un buon primo strato è essenziale per una stampa di successo. Senza un buon primo strato è probabile che sia necessario ristampare l'elemento, quindi è imperativo che si conosca esattamente cosa è necessario per avviare una stampa corretta in modo che possa essere completata nel miglior modo possibile, in relazione al modello di stampante usato ed ai suoi componenti.Quanto sopra è assolutamente importante ma molto di più è la corretta e necessaria taratura a livello del piano di stampa. Un letto di stampa mal tarato porterà sempre a problemi di adesione e livellamento stati, specie per pezzi medio/grandi. Si consiglia quindi di porre molta attenzione alle procedure di livellamento del piano.Abbiamo sperimentato diversi tipi di letti e metodi di adesione e le migliori pratiche che abbiamo trovato sono elencate di seguito.Stampa su Blue Painter's Tape – NASTRO BLU DA CARROZZIERIIl nastro blu, con o senza calore, è la migliore superficie per la stampa dei TERMOPOLIMERI in generale quindi anche per il PETG . La finitura sul fondo del primo strao è abbastanza liscia, ma non simile a quella ottenuta su di una superficie di VETRO BOROSILICATO. Oltre alla migliroe adesione ottenuta con il nastro BLU, si ha anche il vantaggio di una superficie di costruzione "usa e getta". Il PETG si lega molto bene persino troppo alle superfici di stampa, fino al punto di strappare pezzi o legarsi permanentemente a loro. La stampa sul nastro blu, offre la possibilità di rimuovere qualsiasi pezzo di nastro eventualmente strappato senza rovinare la superficie dell'oggetto e suprattutto non rovinare l'eventuale piano di costruzione adoperato.FOTO 5Stampa su vetroIl vetro è molto liscio e conferisce una superficie lucida e molto levigata della parte stampata su di esso. La stampa su vetro richiede un letto riscaldato. Suggeriamo l'uso di lacca forte su un letto riscaldato (50-60 °C) perchè aderisce meglio rispetto al vetro senza lacca. Un avvertimento: è possibile che il PETG rimanga aderito così bene al vetro che i pezzi stampati non solo non si staccano ma possono spezzare il vetro stesso e quindi procedre con cautela durante la rimozione. Per questo motivo non consigliamo l'uso del vetro con il PETG perché molto spesso il PETG produce questi problemi di distacco.Stampa con tappetino LOKBUILDLa superficie di stampa tipo LOKBUILD funziona molto bene con il filamento PETG a patto che si tari la distanza dell'ogello in modo corretto (per questo seguire le indicazioni riportate nella scheda prodotto LOKBUILD). È una superficie del letto universale adesiva, quindi funzionerà anche con PLA e ABS senza la necessità di cambiare piastre o superfici. Si logorerà nel tempo (dura per molte stampe in relazione anche ad un uso corretto) e le stampe restano attaccate al piano molto bene senza efffetto WARPING. Non è raro che l'oggetto stampato in PETG con un ugello troppo vicino al tappetino di stampa LOKBUILD, possa strapparne dei pezzi. Stampa con tappetino PEI ULTEMLe superfici di stampa con tappetino in PEI-ULTEM funzionano benissimo con il PETG, ma non altrettanto con altri tipi di materiale come ad esempio il PLA o ABS e sopratutto con la GOMMA TPU/TPE. Tuttavia è possibile che anche con il tappetino PEI ULTEM si possano avere gli stessi problemi di eccessiva adesione come per il LOKBUILD, e si potrebbe lamentare il problema di lacerazione di parte della superficioe del tappetino in PEI perché si lega permanentemente alla superficie del PETG.E' possibile montare un tappetino in PEI ULTEM da applicarsi al piano di vetro grazie all'adesivo incorporato. Il PEI ULTEM è una polimero che ha proprietà uniche per resistenza a temperature e scalfiture superficiali. Purtroppo però non permette una perfetta adesione per tutti i materiali. Come detto prima, alcuni materiali si attaccano molto bene al PEI, come appunto il PETG, altri fondamentalmente si saldano ad esso, come i filamenti in gomma TPU o TPE. In questi casi, la colla stick può essere utilizzata come agente distaccante piuttosto che come adesivo, creando una barriera tra due materiali e impedendo loro di aderire quasi permanentemente fra loro. A causa dei suddetti problemi di adesione con alcuni tipi di filamento, il tappetino in PEI non è molto consigliato a meno che non si voglia stampare solo ed esclusivamente il PETG Stampa con tappetino LASTRA POLIETILENEUna soluzione molto interessante è quella che FILOPRINT propone uitlizzando una lastra spessore 3 mm del materiale di base il POLIETILENE. Su questa superficie il PETG si attacca in modo corretto senza problemi di distacco. Questo è dovuto anche al fatto che, per la stampa con questo tipo di LASTRA/TAPPETINO da applicare al posto della lastra in vetro borosilicato, si deve utilizzare temperature letto inferiori. La giusta temperatura letto per stampare il PETG dovrà essere infatti di MAX 40 °C. Questo permetterà non solo un distacco normale del pezzo ma anche un significativo consumo di energia elettrica inferiore. Per avere un quadro più chiaro sull'utilizzo di questa lastra si prega linkarsi al nostro SHOP: CLICCANDO QUICOME IMPOSTARE LA GIUSTA TEMPERATURA DI STAMPA PETGIl filamento in PETG è molto soggetto a fenomeni di STRINGING (stringatura) ed anche di OOZING (filatura). Si rende quindi necessario controllare il filamento al primo test affinché non rimanga bloccato neull'ugello. A volte le bolle di filamento PETG si attaccano all'ugello e poi finiscono per depositarsi su un'altra parte della stampa. Se ciò accade, si raffredderà e si indurirà, il che può rappresentare un problema per l'ugello la prossima volta che si muoverà in quello spazio. Il risultato è solitamente uno spostamento di livello, che può essere dannoso per la stampa.CAMBIO TIPOLOGIA FILAMENTO – COSA FARE QUANDO SI SOSTIUISCE IL PETG CON UN ALTRO TIPO DI MATERIALESTAMPA VERSO IL PETGQuando si cambia il filamento da qualcos'altro di diverso al PETG, si dovrà prima riscaldare l'estremità dell'HOT-END (ugello) ad almeno la temperatura richiesta per fondere il filamento appena tolto, sebbene la temperatura di stampa di PETG sia l'ideale a meno che l'altro materiale non si sciolga ad una temperatura superiore a quella del PETG. Ad esempio: se il filamento precedentemente utilizzato si stampava a temperatura di 280 gradi, occorre portare a temperatura l'HOT-END di 280 gradi e far scorrere MANUALMENTE un pezzetto di PETG per "spurgare" l'ugello. Una volta che il filamento PETG scorre bene e tutte le restanti tracce del filamento precedente non escono più dall'ugello a pezzi o flusso, si è in gardo di stampare il PETG.STAMPA DAL PETGQuando si passa dal filamento PETG a un altro filamento, riscaldare l'estremità calda fino alla temperatura di fusione di quella appena usata per il PETG o leggermente più calda. Una volta alimentato maualmente l'HOT-END con un piccolo pezzetto di filamento PETG è possibile regolare la temperatura dell'hot end in modo che corrisponda alla temperatura di fusione del filamento.PROGETTAZIONE DI OGGETTI PER ESSERE STAMPATI CON PETGUno dei poteri nascosti della plastica PETG è la flessibilità del materiale che si presta a essere utilizzata per adattarsi ad oggetti che necessitano di movimento a scatto. Se progettato correttamente, il PETG può avere una chiusura a scatto molto forte per oggetti come moschettoni, ingranaggi, pulegge o chiusure funzionali. Il PETG ha un rapporto di restringimento (o velocità di restringimento) inferiore a 0,004 in / in, quindi la stampa di grandi superfici non è un problema quando si stampa su una superficie ben livellata. L'uso di supporti può essere facilmente realizzato utilizzando plastica PETG, ma è necessario un GAP fra superifici più grande per una facile rimozione dal corpo principale. SOLUZIONE PROBLEMI STAMPA CON PETGDiversi problemi possono sorgere durante una stampa in plastica PETG. Ecco di seguito una panoramica di alcuni dei problemi più frequenti con la stampa del filamento PETG e dei passaggi che è possibile eseguire per correggerli:CASO IN CUI IL FILAMENTO IN PETG DEL PRIMO STRATO NON SI ATTACCA AL LETTO DI STAMPA.Se piccole gocce o pallini di filamento PETG si depositano sull'ugello e vengono trascinati in giro anziché attaccarsi al letto procedere come segue: Assicurati di avere la giusta superficie del letto per PETG : a) nastro blu senza calore (letto stampa spento) con o senza gluestick, oppure b) con il vetro borosilicato che ha bisogno di calore e lacca per capelli forte. Assicurati di stampare alla giusta temperatura di Hot-end e del letto. La Temperatura di estrusione deve essere impostata tra 230-265 ° C. Temperatura del letto ottimale 50-60 ° C ( con lastra POLIETILENE max 40°C) Assicurarsi che il piano di stampa sia perfettamente livellato. Assicurarsi che l'estrusore sia all'altezza giusta e, in caso contrario, a) regolare l'asse Z per l'estrusore o b) regolare il finecorsa della stampante (se in dotazione).Controllare la temperatura ambiente . Se è troppo fredda, la stampa può essere influenzata negativamente. Idealmente non si deve scendere sotto i 18 gradi di ambienza ( o più) quando si utilizza la stampante in ambienti freddi o ventilati accertarsi di chiedere ogni possibile ventilazione d'aria.CASO IN CUI L'OGGETTO STAMPATO PRESENTE UN RIEMPIMENTO NON OTTIMALE SULLE SUPERFICI SUPERIORI ( BUCHI ALLA SOMMITA' DELL'OGGETTO)Quando il filamento destinato al riempimento e / o per le superfici superiori, finisce invece per avvolgere l'ugello e non fondersi con i layer precedenti agire come segue: Assicurarsi che la temperatura di estrusione non sia troppo bassa. Se si è più vicini all'estremità inferiore dell'intervallo stampabile di PETG (230-265 °C), fai salire la temperatura di cinque gradi alla volta fino a quando il filamento estruso scorre uniformemente e costantemente fuori dall'ugello e rimane dove viene estruso. Rallenta la velocità di stampa del 10-20%, con o senza aumento della temperatura. La velocità e la temperatura sono direttamente correlate per ottenere un flusso ottimale. Controllare la tensione del filamento .Pulire la trasmissione del filamento (se necessario).COSA FARE QUANDO I BORDI ESTERNI DELLE STAMPE PRESENTANO PICCOLI BUCHI/DOSSI E/O DEFORMAZIONIGli artefatti all'esterno delle parti stampate possono verificarsi per vari motivi.Verificare il corretto collegamento della stampante al computer: Assicurarsi che il computer non sia troppo occupato per alimentare i comandi della stampante . L'esecuzione di applicazioni diverse dal software di controllo della stampante contemporaneamente a una stampa utilizzerà una parte della memoria del computer. Se la memoria utilizzata da altri programmi è sufficiente, ma non si rende disponibile per la comunicazione con la stampante, la stampa potrebbe risentirne. Stampa da scheda SD . Su alcune stampanti si può provare a stampare dalla scheda SD, qualora fosse disponibile l'ingresso diretto sulla macchina.Questo spesso aiuta la stampante a disporre di dati sufficienti per funzionare in modo più fluido. 3. Se il filamento produce bolle d'aria quando esce dall'ugello: Essiccare il filamento. Il filamento contaminato da umidità si idrolizza quando si scioglie e sarà significativamente più debole rispetto al filamento privo di umidità.Nel caso in cui non si trovi una soluzione ottimale con tutti i controlli sopra citati è molto probaibile che la qualità del PETG non sia ottimale. La qualità del filamento ha un grande impatto sulla qualità della stampa. Acquistare una migliore qualità del filamento in PETG aiuterà a produrre oggetti sensibilmente migliori in modo facile e pratico. Tuttavia, prima di dare la colpa al filamento suggeriamo vivamente di fare ulteriori verifiche perché, specialmente per chi non ha mai stampato il PETG, molte volte capita che alla prima non si riesca ad avere la qualità che ci si aspetta ed occorre fare la necessaria esperienza di stampa prima di dare la colpa al filamento. FILOPRINT in questo caso, commercializza due tipio di PETG il LITE più economico ma non per questo performante ed il PETG REAL che ha dalla sua una maggiore capacità di resistenza alla trazione/torsione ma ad un prezzo leggermente più alto.CASO IN CUI LE PARTI ALTE DELL'OGGETTO SEMBRANO FRASTAGLIATE E LIQUEFATTEE. Accendere le ventole di raffreddamento per quella sezione della stampa. Abbassare la temperatura e la velocità. Stampa 2 oggetti uguali ( se possibile) o più oggetti diversi sullo stesso piano di stampa in modo da dare agli strati il tempo di raffreddarsi mentre l'ugello si muove avanti e indietro tra gli oggetti.Usa un piccolo ventilatore . Se la tua stampante non ha una ventola integrata puoi usare una piccola ventola da tavolo. Assicurati solo che la ventola non raffreddi la parte calda.CASO IN CUI LA PARTE STAMPATA DI STACCA DAL LETTO DI STAMPAQuesto problema non è così evidente con il PETG mentre lo è quando si stampa per esempio ABS. Se ciò accade, utilizzare più aderenza del letto (a seconda della superficie del letto). 2-3 strati di COLLA STICK sul letto di stampa sono sufficienti per un'adesione del primo strato quando si usa il NASTRO BLU sul piano. Invece, quando si usa un piano in vetro, spruzzare la lacca superforte per 2-3 secondi. Ciò dovrebbe essere sufficiente per l'adesione sulla lastra di vetro.Evitare l'applicazione irregolare del gluestick o strati troppo spessi che potrebbero interferire con la stampa.CASO IN CUI LA STAMPANTE NON ESTRUDE MATERIALE.Se l'estrusore ED IL SUO SITEMA DI TRAZIONE gira correttamente ma non scorre il filamento, procedere come segue: Assicurati che il tuo hot end si scaldi alla giusta temperature. In caso contrario, è necessario sottoporre la stampante a manutenzione o capire perché l'HOT-END non si scalda. È probabile che ci sia una connessione allentata o che la scheda elettronica abbia subito un cortocircuito (supponendo che la stampante sia ancora connessa e che risponda al software host). Rallentare la velocità di stampa. Se l'oggetto in stampa procede ma la stampante sta andando troppo veloce, il filamento potrebbe non essere in grado di fondere completamente prima di essere spinto attraverso l'ugello. Se ciò accade, la contropressione può accumularsi e il filamento inizierà a macinare contro l'ingranaggio dell'estrusore, provocando il blocco della stampa. Pulire l'ingranaggio conduttore e regolare la tensione . Se l'ingranaggio dell'estrusore macina il filamento, nel tempo l'ingranaggio avrà meno aderenza causa la sporcizia. Avrai bisogno di pulire il sistema di trazione con un pennello per pulire accuratamente i piccoli pezzi di plastica, quindi assicurati che il tuo tenditore sia solido contro il filamento. Attenzione però, troppa tensione può anche impedire l'estrusione ed è più comune nel caso dei sistemi a trazione diretta (NON BOWDEN). Rimuovere eventuali ostacoli . Può darsi che tu abbia una piccola particella nella punta dell'estrusore che blocca l'ESTRUSIONE e questo a volte non si riesce ad individuare bene. Spingere manualmente un po 'di filamento per eliminare eventuali ostruzioni e consentire al filo di fluire normalmente.Controllare e rimuovere gli inceppamenti tra l'estrusore e l'estremità calda. Sebbene non comuni con il PETG, possono ancora verificarsi inceppamenti. Se il filamento si interrompe nell'hot end o un pezzo non uscirà potresti dover smontare l'HOT-END, pulire tutto molto accuratamente e rimontare. Attenzione: per chi non è pratico potrebbero verficarsi problemi meccanici e pertanto si consiglia di far operare personale esperto. Grazie per aver letto questo lungo post. Se avete commenti o contributi, vi preghiamo di inviarci una e-mail o di contattarci in CHAT. Siamo sempre alla ricerca di suggerimenti e best practice e ci piacerebbe avere notizie sulle vostre esperienze di stampa con il nostro PETG LITE e PETG REAL. Vi invitiamo a rispondere oppure richiederci qualsiasi domanda specifica sulla nostra pagina FACEBOOK oppure sul questo BLOG – STAMPOIN3D, come anche direttamente via CHAT o chiamando il nostro numero telefonico dedicato al 3398927858 ore ufficio.
Autore: Gabriele Bertelli 05 ott, 2018
COME ELIMINARE L'UMIDITA' DAI FILAMENTI IN BOBINAFILOPRINT propone questo interessante POST su come risolvere i problemi di umidità sui filamenti per stampa 3D.Non lasciare che l'umidità nell'aria influisca sul filamento o sulle stampe 3D. Seguendo con attenzione quanto segue può aiutarti a capire l'essenza tecnica di come sono realizzati i filamenti e quindi riuscire a trovare la strada giusta alla soluzione dei problemi di umidità molto comuni Tutte le materie plastiche, inclusi i filamenti termoplastici per stampa 3D, sono polimeri. La scienza dei polimeri è un campo vasto e complesso, ma è abbastanza facile capire cos'è un polimero. Un polimero è un materiale costituito da più monomeriripetitivi. FOTO 1/BLe basi: cos'è un polimero?Poniamo la considerazione del comunissimo materiale in PVC, che è l'abbreviazione di Poly ( Vinyl Chloride), è un materiale costituito da più molecole di cloruro di vinile riunite in lunghe catene. Il cloruro di vinile è il monomero e ce ne sono molti, quindi "poli". Abbastanza facile, giusto? Infatti, la maggior parte delle volte, la "P" in un'abbreviazione materiale sta per "Poly". Esempi comuni includono: PET - Poli (etilene tereftalato), comunemente noto come poliestere PLA - Acido polilattico (chiamato anche polilattide) PP - polipropilene, o poli (propene) PE - Polietilene PS - polistirolo PA - Poliammide, comunemente noto come nylonProbabilmente avrai trovato anche termini come "copolimero" e / o "copoliestere" quando si consultano le tipolgie di filamenti per la stampa 3D. Un copolimero è semplicemente un polimero composto da più di un monomero. L'ABS è probabilmente il copolimero più familiare. È composto da 3 monomeri: un crylonitrile, un B-utadiene e un S-tirene. Nello specifico, l'ABS è un terpolimero, perché è costituito da 3 monomeri, ma il "copolimero" copre tutto ciò che comprende più di 1 monomero. Altri esempi sarebbero la linea dei nylon Taulman composta appunto da copolimeri di Nylon - 618, 645, Bridge e Alloy 910. Un copoliestere si forma quando il PET, detto anche poliestere, viene modificato. I copoliesteri hanno guadagnato popolarità come filamenti da stampa 3D recentemente: PETG, PET +, Colorfabb XT, nVent, nGen e T-Glase sono tutti copoliesteri. IDROLISI QUESTO STRANO COMPORTAMENTO FISICO!Ora che abbiamo una comprensione di base di cosa sia un polimero - una lunga catena di monomeri - è il momento di parlare dell'acqua e di un processo chiamato idrolisi.Quando i monomeri sono uniti, si chiama polimerizzazione. Questa non è una strada a senso unico, però. Le catene di polimeri possono degradarsi e rompersi – o depolimerizzare - e ci sono vari modi in cui ciò accade. Uno di questi modi è l'idrolisi. L'idrolisi è quando una molecola d'acqua rompe una catena polimerica. Tutti i tipi di chimica complessa si verificano quando i polimeri si idrolizzano. Non entreremo in questi dettagli, ma le proprietà del materiale sono influenzate quando si verifica l'idrolisi (vengono cambiate ogni volta che la lunghezza della catena polimerica viene ridotta o aumentata) - perdita di resistenza alla trazione, cambiamento di trasparenza, ecc. Quando si estrude il filamento che ha assorbito acqua, l'acqua nel o sul materiale vaporizza e crea bolle d'aria e vuoti nel filamento. Questo può rompere le catene polimeriche (accorciarle), indebolire il materiale e creare vuoti all'interno del filamento che indebolisce l'adesione tra strati. Inoltre può lasciare anche una finitura superficiale indesiderata. Potresti non saperlo, ma è probabile che tu abbia già sperimentato gli effetti dell'idrolisi sulle tue parti stampate in 3D. Di solito questo accade quando, durante la stampa soprattutto dei NYLON, dall'ugello fuoriescono vapori e si odono scoppiettii vari. Questo fenomeno se non troppo evidente può ritenersi del tutto normale quando avviene in modo saltuario. Ma se dall'ugello fuoriesce in continuazione vapore allora questo NON è bene e sicuramente il filamento ha assorbito umidità FOTO 2/BCome si evince dalla foto, abbiamo provveduto ad asciugare la bobina in un forno industriale con la quale abbiamo realizzato il cubo a sinistra prima di stampare. Abbiamo invece stampato il cubo a destra lasciando la bobina in un ambiente non asciutto per 2 settimane e poi stampato il pezzo.Il nylon essiccato come si nota è abbastanza trasparente. Il nylon bagnato è quasi opaco. Il nylon essiccato ha una finitura liscia e lucida, mentre il nylon bagnato ha una finitura ruvida. Entrambi gli oggetti sono duri, ma il nylon bagnato è considerevolmente più facile da rompere ed i layer tendono a staccarsi fra loro (si può anche vedere che il nylon tende a deformarsi - indipendentemente se è bagnato o asciutto).Abbiamo fatto la stessa prova con un filamento in PETG ed il risultato è quello che si vede in foto 3.FOTO 3/BCome puoi vedere, c'è una netta differenza nella finitura superficiale e nella trama. È difficile da capire dall'immagine, ma il cubo secco è lucido. Ha una finitura consistente da cima a fondo. Il cubo bagnato è invece come destrutturato, con una finitura satinata opaca. Le bolle di aria hanno lascito dei vuoti sulla superficieIl PETG bagnato è molto più fragile rispetto a quello secco e l'adesione inter-strato è significativamente ridotta.Fortunatamente, la maggior parte dei filamenti con cui stampiamo non sono molto sensibili all'idrolisi a temperatura ambiente senza la presenza di un acido o di una base. Diversamente , sono molto sensibili all'idrolisi se riscaldati a temperature di estrusione. Ciò significa che non dobbiamo preoccuparci una volta che una parte è stata stampata correttamente, ma abbiamo bisogno di adottare misure per prevenire l'idrolisi durante la stampa.Poiché molti dei comuni materiali di stampa 3D sono igroscopici (assorbono prontamente l'umidità dall'aria), dobbiamo adottare misure per asciugare il filamento e tenerlo asciutto.I filamenti di nylon, policarbonato e copoliestere sono tutti molto igroscopici e suscettibili all'idrolisi se stampati in presenza di acqua. Nylon e PC possono assorbire abbastanza acqua in 48 ore in modo significativo per rovinare le stampe.Come facciamo a sapere se il filamento è umido e deve essere asciugato?Il modo più semplice è estrudere un filamento e guardarlo uscire dall'ugello. Se vedi delle bolle, senti sibili scoppiettamenti o vedi il vapore che fuoriesce dal filamento, allora è decisamente bagnato e deve essere asciugato.COME ASCIUGARE IL FILAMENTO BAGNATO DI UMIDITA' NEL MODO PIU' SEMPLICESebbene i metodi che abbiamo elencato siano già testati e funzionali, il modo più semplice per asciugare il filamento di stampa 3D è con un sistema tipo PRINTDRY acquistabile su AMAZON. Ce ne sono di diversi tipi ma il migliore in assoluto e appunto quello indicato. La sua struttura compatta consente di asciugare e conservare i filamenti in modo pratico e con un minimo dispendio di spazio di lavoro. FOTO 4/BSe hai nylon, policarbonato o PETG e la bobina è rimasta fuori per più di un giorno, è probabile che dovrai asciugarla. Anche PLA e ABS sono suscettibili, ma questo richiede un po' più di tempo e molta umidità per aggredire in modo forte questi due tipi di filamenti da causare problemi importanti.Come possiamo asciugare il filamento e tenerlo asciutto?Ci sono alcuni modi per asciugare il filamento in boina e tenerlo asciutto.In primo luogo, è importante sfatare un mito comune. Non è possibile asciugare efficacemente il filamento conservandolo in un contenitore ermetico con disidratante. È possibile mantenere il filamento asciutto in questo modo, ma per asciugarlo correttamente e completamente dopo che è stato saturato di umidità, è necessario asciugarlo attivamente.Il metodo più pratico per asciugare il filamento è quello di "cuocerlo" in forno. I forni a convezione (quelli con la ventilazione tangenziale) funzionano molto bene mentre fanno circolare costantemente l'aria calda intorno alla bobina. Questo è essenzialmente il modo in cui i pellet di resina grezza vengono più comunemente essiccati - l'aria calda viene fatta passare attraverso i pellet di resina grezza prima che vengano estrusi.C'è solo una cosa importante da sapere prima di "cuocere" il filamento con la bobina in forno da cucina (o in microonde). È necessario preriscaldare il forno e lasciare che raggiunga la temperatura impostata prima di inserire il filamento. I forni funzionano allo stesso modo delle estremità calde delle stampanti 3D, con il controllo della temperatura PID, ed è frequente che i forni superino leggermente la temperatura target. TEMPI E METODI PER COME ASCIUGARE IL FILAMENTO BAGNATO1) Preriscaldare il forno a 70 MAX 80 GRADI CENTIGRADI2) Mettere la bobina in forno per 4-6 ore3) Rimuovere e posizionare in un contenitore ermetico, preferibilmente con BUSTINE disidratanti oppure anche nella scatola di cartone fornita di solito con la bobina. E' possibile anche usare il riso crudo come essiccante economico.Filamenti con temperature di transizione vetrosa bassa (Tg) come il PLA, utilizzare temperature più basse per asciugare in forno NON SUPERARE I 50 GRADI CENTIGRADI. Temperature più basse richiedono anche più tempo per asciugare completamente, quindi lasciate la bobina di PLA per massimo 6 orenel forno.Questo è tutto ciò che è necessario fare per asciugare il filamento e garantire prestazioni ottimali del materiale e finitura superficiale.Quindi, se hai delle bobine che sono rimaste esposte in ambienti fortemente umidi per un po' di tempo e non stampano bene come prima, tentare queste manovre sopra descritte e riprovare a stampare.FILOPRINTsi manleva da ogni responsabilità di un uso improprio o maldestri sistemi di essicamento che potrebbero danneggiare seriamente il filamento rendendolo assolutamente inservibile.
Autore: Gabriele Bertelli 03 ott, 2018
GUIDA SU QUALE TAPPETINO O LASTRA PER STAMPANTE 3D ACQUISTARE PER UNA MIGLIORE ADESIONE AL LETTO DI STAMPAUna componente vitale della stampante 3D è la superficie sopra il piano di stampa, RISCALDATO o meno, che può avere un enorme impatto sulla qualità della stampa e soprattutto della perfetta adesione al letto di stampa dell'oggetto PCB in alluminioAttualmente, la maggior parte delle stampanti 3D viene fornita con un letto riscaldato. Alcuni di questi sono realizzati con una piastra in fusione di alluminio con un PCB incorporato sotto la superficie (fusione contro alluminio laminato a freddo perché non si deforma dal calore). Questi sono solitamente montati con il PCB sul fondo e l'alluminio è posizionato molto semplicemente sulla parte superiore e quindi la macchina permette la stampa direttamente sull'alluminio. Su questa base di alluminio, al fine di preservarla da possibili danneggiamenti e sporcizia, si può ovviamente applicare vari tipi di TAPPETINO o materiali adesivi per letti STAMPA 3D oltre che applicare delle lastre in vari tipologie di materiale per una perfetta adesione dei filamenti normalmente molto ostici da trattare per la loro difficile adesione al piano (vedi descrizione LASTRE MATERIALE PLASTICO più avanti).VETRO BOROSILICATOIl piano in vetro borosilicato, a causa del suo rapido trasferimento di calore, è una delle superfici più comunemente usate. Alcune stampanti vengono fornite con il vetro nudo, o con qualche altra superficie aderente ad esso. Il vetro funziona molto bene nel fornire una finitura a specchio sul fondo delle stampe, ma i migliori risultati si possono trovare quando si utilizza uno spruzzo rapido di lacca per stampa 3d, oppure tipi di colla liquida tipo Elmer o colle STICK da spalmare.KAPTONE' possibile anche installare dei nastri adesivi in KAPTON da applicare sulla superficie in vetro borosilicato. Il nastro Kapton è comunemente usato in elettronica per l'isolamento termico, ma al contrario nella stampa 3D viene utilizzato per distribuire uniformemente il calore attraverso il letto e permettere quindi una adesione migliore per materiali molto difficili da tenere fermi sul piano come ABS – ASA - NYLON. Il nastro Kapton può essere facilmente danneggiato dalla rimozione del pezzo stampato ma, dato il suo costo a bobina molto contenuto, garantisce un uso molto prolungato. Il vero problema sta proprio nel fatto che, essendo molto facile al danneggiamento, si renda necessaria la sua sostituzione molto spesso e questo ovviamente può creare disagio per l'utente.Per dovere di cronaca molti usano anche il classico NASTRO BLU da carrozzieri che ha dalla sua un costo infinitamente più basso ma data la sua natura a base di carta comune, è molto facile da essere danneggiato e soprattutto, la sua superficie leggermente corrugata, non permette alla superficie plastica in estrusione, di rendersi perfettente liscia. Inoltre non sopporta molto il calore necessario per la stampa di materiali come ABS che necessitano di temperature intorno ai 100 gradi che tendono a bruciare il nastro BLU in carta.PEI (Ultem)E' possibile montare un tappetino in PEI ULTEM da applicarsi al piano di vetro grazie all'adesivo incorporato. Il PEI ULTEM è una polimero che ha proprietà uniche per resistenza a temperature e scalfiture superficiali. Purtroppo però non permette una perfetta adesione per tutti i materiali.Alcuni materiali si attaccano molto bene, come il PETG, altri fondamentalmente si saldano ad esso, come i filamenti in gomma TPU o TPE. In questi casi, la colla stick può essere utilizzata come agente distaccante piuttosto che come adesivo, creando una barriera tra due materiali e impedendo loro di aderire quasi permanentemente fra loro. Dato il costo piuttosto elevato del tappetino in PEI e soprattutto a causa dei suddetti problemi di adesione con alcuni tipi di filamento, il tappetino in PEI non è molto consigliato a meno che non si voglia stampare solo ed esclusivamente il PETG.GAROLITELa garolite è uno dei materiali meno comuni per le superfici per letto stampa, ma tuttavia possiede alcune proprietà interessanti. È una lastra in fibra di vetro impregnato con resine epossidiche e polimerizzato sotto pressione. Viene fornito in lastre dello spessore di solo un paio di mm, ma questo è sufficiente per stampare molto bene soprattutto tutti i tipi di nylon e impedire che si deformi, anche quando il letto non è riscaldato. Il nylon è noto per deformarsi e staccarsi dal letto stampa senza che il letto stesso sia riscaldato almeno a 70 gradi e l'utilizzo di colla vinilica, ma con il piano in GAROLITE non sono necessari. La lastra in GAROLITE quindi è sconsigliata soprattutto per filamenti come ad esempio il PLA o ABS ed invece consigliatissimo solo per un uso legato alla stampa dei NYLON e suoi derivati anche caricati con carbonio, fibra vetro o kevlar.LOKBUILDIn alterantiva esiste anche un tappetino molto performante e valido per moltissimi tipi di materiali dal nome LOKBUILD che può essere applicato a superfici come il vetro e l'alluminio, grazie al suo speciale adesivo di facile removibilità. È una plastica base POLIPROPILENE che, se trattata con cura e soprattutto pulita senza l'uso di prodotti ACIDI aggressivi, può durare per molte stampe e può trattenere molto tenacemente in piano anche molte tipolgie di filamenti solitamente più ostici da far aderire come ABS – ASA – NYLON – GOMMA ecc. Ecc.LASTRE MATERIALE PLASTICO: POLIPROPILENE – POLIETILENE – POM-C / DELRIN - PVDFVedi riferimento altro nostro post;  CLICCA QUIEsistono in commercio diversi tipi di filamento FDM molto tecnici quali ad esempio i POLIPROPILENICI, I POLIEMMIDICI, i filamenti tipo POM-C (Poliossimetilene) detto anche DELRIN ed il POLIVINILIDENFLUORURO ( PVDF)Queste tipologie di materiale molto tecnico hanno prestazioni eccellenti sotto molti punti legati a varie tipolgie di resistenza ma sono anche molto difficili da stampare, soprattutto proprio per la difficilissima adesione al piano di stampa.Dal momento che il materiale per eccellenza sul quale riescono ad aderire perfettamente può essere solo se stesso, FILOPRINT propone una soluzione con due diverse misure standard per letto di stampa generici nelle due classiche misure da 203x203 mm e 305x305 mm. Per le procedure legate alle indicazioni di temperatura letto stampa, di solito per tutte le lastre sono mediamente di un 40% più basse rispetto a quelle solitamente usate per queste tipolgie di filamenti. Questo va a tutto vantaggio di un miglior controllo delle temperature del letto stampa, oltre che una non indiffernete riduzione di consumo energia elettrica.LASTRA TAPPETINO DI STAMPA IN POLIPROPILENEQuesto tipo di lastra in POLIPROPILENE PP-H di colore naturale è del tipo NON adesivo.Essa si applica al posto del piano di vetro o di alluminio già esistente con le apposite CLIPLo spessore della lastra di POLIPROPILENE è di 3 MM. Non è quindi flessibile e non si può piegareLa lastra di POLIPROPILENE non è indicata per la stampa del PLA SEMPLICE O ANCHE PER PLA CARICATO CON POLVERI METALLICHE E O LEGNOma solamente per materiali tecnici come ABS, PETG, GOMMA, NYLON e molti altri tipi di filamento ad alta deformazione. Tuttavia la lastra di POLIPROPILENE è compatibile con PLA – SOLAMENTE DALLA PARTE LISCIA. Ad ogni modo, si consiglia di usare per il PLA, il classico piano in vetro con lacca che di fatto è la soluzione migliore, oppure l'utilizzo del tappetino adesivo tipo LOKBUILD.ATTENZIONE: la lastra in POLIPROPILENE viene fornita con una parte superficiale sabbiata che va utilizzata ESCLUSIVAMENTEper la stampa del SOLO POLIPROPILENE. Una volta che si è stampato il POLIPROPILENE la lastra dalla parte ruvida NON è più utilizzabile per nessun altro tipo di materiale. Fare molta attenzione ad evitare l'utilizzo improprio con altri tipi di filamenti che non siano POLIPROPILENE perchè altrimenti la stampa con il filamento in POLIPROPILENE non aderirà più alla lastra stessa.La sua istallazione è quindi estremamente semplice. Basta applicare le CLIPS a molla apposite (che si tolgono dal piano di vetro o in alluminio già esistente). Se non se ne possiede, occorre acquistarle da una qualsiasi cartoleria o rivendita di accessori per ufficio.Si raccomanda di posizionare le clip in modo uniforme ed equidistante sui bordi perimetrali della lastra stessa ( in totale 8 clip 2 x lato) in modo tale da non avere forze di squilibrio che potrebbero disallineare il piano di stampa e soprattutto rendere tenace la presa della lastra al letto di stampa,onde evitare possibili spostamenti.NONapplicare la lastra su una superficie che non sia quella diretta del piano di stampa riscaldato o no.Una volta installata correttamente sul piano di stampa, occorre procedere al livellamento del piano in modo accurato affinché il piano sia in perfetta livella ed ovviamente che l'HOT-END sia alla giusta distanza dalla lastra stessaLASTRA TAPPETINO DI STAMPA IN POLIETILENE Questo tipo di lastra in POLIETILENE PE-HD ALTO MODULO CLASSE 2 di colore naturale è del tipo NON adesivo. Essa si applica al posto del piano di vetro o di alluminio già esistente con le apposite CLIPLo spessore della lastra di POLIETILENE è di 3 MM. Non è quindi flessibile e non si può piegareLe caratteristiche del polietilene sono l’elevata resistenza agli agenti chimici, acidi, alcali, alcool, benzina, soluzioni saline, lo scarso assorbimento dell’acqua e le buone proprietà elettriche. Solitamente viene utilizzato entro la temperatura di – 40°C e MASSIMO 80°C. Entro i 60°C il PE e’ insolubile in qualsiasi solvente organico.Il PE è inodore e insapore, è perfettamente adatto per usi a contatto alimentare. E’ necessario porre attenzione durante la stampa 3D affinché il POLIETILENE non si surriscaldi.Questa lastra, se trattata in modo corretto senza intaccarla con oggetti contundenti o portarla a temperature di esercizio oltre quella raccomandata, può durare per moltissime stampe.La sua istallazione è quindi estremamente semplice. Basta applicare le CLIPS a molla apposite (che si tolgono dal piano di vetro o in alluminio già esistente). Se non se ne possiede, occorre acquistarle da una qualsiasi cartoleria o rivendita di accessori per ufficio.Si raccomanda di posizionare le clip in modo uniforme ed equidistante sui bordi perimetrali della lastra stessa ( in totale 8 clip 2 x lato) in modo tale da non avere forze di squilibrio che potrebbero disallineare il piano di stampa e soprattutto rendere tenace la presa della lastra al letto di stampa,onde evitare possibili spostamenti.NONapplicare la lastra su una superficie che non sia quella diretta del piano di stampa riscaldato o no.Una volta installata correttamente sul piano di stampa, occorre procedere al livellamento del piano in modo accurato affinché il piano sia in perfetta livella ed ovviamente che l'HOT-END sia alla giusta distanza dalla lastra stessa.LASTRA TAPPETINO DI STAMPA IN POM-C DELRIN Questo tipo di lastra in LASTRA POM-C DELRIN di colore naturale è del tipo NON adesivo. Essa si applica al posto del piano di vetro o di alluminio già esistente con le apposite CLIPLo spessore della lastra di POM-C DELRIN è di 4 MM. Non è quindi flessibile e non si può piegareIl poliossimetilene (POM) è un polimero cristallino costituito da catene in cui si ripetono un gruppo metilene e un atomo di ossigeno (questo blocco si chiama appunto ossimetilene), che fornisce una materia plastica di alta resistenza.Noto anche con i nomi commerciali di Zellamid 900, Delrin, Tecaform, Kepital, Kematal , Ertacetal e Berlin è un materiale molto difficile da far aderire correttamente e per questo si deve assolutamente utilizzare questa lastra composta da estruso dello stesso materiale.Gli utilizzi delle resine acetaliche (nome del prodotto finito formato da poliossimetileni) sono particolarmente adatti a prendere il posto di parti metalliche di precisione (ingranaggi per orologi), leve, cuscinetti, viti, raccorderie per tubi, cerniere, attrezzature da sub, parti di biciclette, parti di valvole per erogare acqua calda e fredda.E’ necessario porre attenzione durante la stampa 3D affinché il POM-C DELRIN non si surriscaldi.La sua istallazione è quindi estremamente semplice. Basta applicare le CLIPS a molla apposite (che si tolgono dal piano di vetro o in alluminio già esistente). Se non se ne possiede, occorre acquistarle da una qualsiasi cartoleria o rivendita di accessori per ufficio.Si raccomanda di posizionare le clip in modo uniforme ed equidistante sui bordi perimetrali della lastra stessa ( in totale 8 clip 2 x lato) in modo tale da non avere forze di squilibrio che potrebbero disallineare il piano di stampa e soprattutto rendere tenace la presa della lastra al letto di stampa,onde evitare possibili spostamenti.NONapplicare la lastra su una superficie che non sia quella diretta del piano di stampa riscaldato o no.Una volta installata correttamente sul piano di stampa, occorre procedere al livellamento del piano in modo accurato affinché il piano sia in perfetta livella ed ovviamente che l'HOT-END sia alla giusta distanza dalla lastra stessaLa lastra di POM-C DELRIN è indicata SOLAMENTE per la stampa dello stesso tipo di filamento. Non è indicata per la stampa di qualsiasi altro tipo di materiale diverso dal POM-CLASTRA TAPPETINO DI STAMPA IN PVDFAnche per questo tipo di materiale si raccomanda l'utilizzo di questa lastra di PVDFche si può utilizzare SOLAMENTE per la stampa dello stesso tipo di filamento. Non è indicata per la stampa di qualsiasi altro tipo di materiale diversoIl Polivinilidenfluoruro (PVDF) è un polimero cristallino costituito da catene in cui si ripetono un gruppo metilene e un atomo di ossigeno (questo blocco si chiama appunto ossimetilene), che fornisce una materia plastica di alta resistenza.Questo filamento non rinforzato rappresenta il prodotto base in PVDF che combina elevata densità, resistenza meccanica e chimica con un assorbimento dell'umidità molto ridotto. Possiede inoltre resistenza ai raggi UV. La sua istallazione è come al solito estremamente semplice. Basta applicare le CLIPS a molla apposite (che si tolgono dal piano di vetro o in alluminio già esistente). Se non se ne possiede, occorre acquistarle da una qualsiasi cartoleria o rivendita di accessori per ufficio.Si raccomanda di posizionare le clip in modo uniforme ed equidistante sui bordi perimetrali della lastra stessa ( in totale 8 clip 2 x lato) in modo tale da non avere forze di squilibrio che potrebbero disallineare il piano di stampa e soprattutto rendere tenace la presa della lastra al letto di stampa,onde evitare possibili spostamenti.NONapplicare la lastra su una superficie che non sia quella diretta del piano di stampa riscaldato o no.
Autore: Gabriele Bertelli 28 set, 2018
FILOPRINT propone una interessante commercializzazione di piani per letto di stampa in POLIPROPILENE, in POLIETILENE AD ALTA DENSITA' in POM-C ed anche in PVDFDato che numerosi nostri clienti ci richiedono soluzioni per l'adesione al piano di stampa per le rispettive tipologie di filamento, di fatto molto ostiche da far aderire appunto al piano di stampa riscaldato.Dal momento che il materiale per eccellenza sul quale riesce ad aderire perfettamente il POLIPROPILENE come il POLIETILENE HD può essere solo dello stesso materiale, proponiamo una soluzione con due diverse misure per letto di stampa generici nelle due classiche misure da 203x203 mm e 305x305 mm. Ovviamente questo vale anche per gli altri due "ostici" tipi di filamento come il POM-C DELRIN ed il PVDF.Le lastre in questione sono già in vendita sul nostro shop FILOPRINT ad un prezzo CADAUNA per come segue:LASTRA IN POLIPROPILENE NATURALMISURA: 203 X 203 X 3 MM SPESSORE = EURO 7,50 IVATAMISURA: 305 X 305 X 3 MM SPESSORE = EURO 9,00 IVATALASTRA IN POLIETILENE NATURALMISURA: 203 X 203 X 3 MM SPESSORE = EURO 7,50 IVATAMISURA: 305 X 305 X 3 MM SPESSORE = EURO 9,00 IVATALASTRA IN POM-C DELRIN NATURALMISURA: 203 X 203 X 4 MM SPESSORE = EURO 35,50 IVATAMISURA: 305 X 305 X 4 MM SPESSORE = EURO 44,49 IVATALASTRA IN PVDF NATURALMISURA: 203 X 203 X 4 MM SPESSORE = EURO 43,00 IVATAMISURA: 305 X 305 X 4 MM SPESSORE = EURO 90,00 IVATAATTENZIONE: CON LA LASTRA IN POLIPROPILENE OCCORRE IMPOSTARE LA TEMPERATURE DEL LETTO DI STAMPA CON I SEGUENTI RIFERIMENTI. TIPO DI FILAMENTO TEMPERATURA LETTO STAMPA HIPS 70/75 °C NYLON DA PA 6 A PA 12 MAX: 90 °C ABS / ASA CARICATICON CARBONIO O KELVAR 70-80 °C PETG / CO-POLIMERI ( XT-NGEN ) MAX 70°C PLA CARICATI CARBONIO-METALLO-LEGNO MAX 50°C MATERIALI FLESSIBILI ( GOMME-SBS ) MAX: 55 °C POLIAMMIDE BASICAE/O CARICATA CARBONIO/KEVLAR 60/70 °C MATERIALI TRIBOLOGICITIPO IGLIDUR: I180/C210/I177/I150/J260 MAX: 85 °C POLICARBONATO: MAX: 90 °C POLIPROPILENE: * VEDI NOTA da 100 °C a 45 °C SEGUIRE CON ATTENZIONE LA CORRETTA CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA DI STAMPA UTILIZZATO COME SEGUE IN NOTA PER IL SOLO POLIPROPILENE Ci preme sottolineare che, la lastra in POLIPROPILENE può servire anche come ottimo piano di appoggio stampa per numerosi polimeri come sopra riportato nella specifica delle temperature letto stampa da usareCome si può evincere, le temperature del letto stampa, con questo particolare supporto, scendono notevolmente a tutto vantaggio di un controllo molto più accurato della tenacità dell'oggetto sul piano di stampa e soprattutto anche per una notevole riduzione di energia consumata
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